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È il borgo più piccolo della Lucania, appena 219 con una grande risorsa ambientale poco conosciuta ai tanti. A San Paolo Albanese a oltre 800 metri sul livello del mare c’è un meraviglioso Giardino Botanico, in località Fontanelle, con molti alberelli che verranno utilizzati per ripopolare il Pollino. Un museo all’aperto di storia naturale, dove si conservano, si studiano, si osservano specie di fiori e di piante, frutti antichi, piante rare, specie endemiche da proteggere, e tra queste la peonia peregrina, banxhurna. Un Giardino Botanico che viene da lontano, dal protocollo di intesa sottoscritto tra il comune di San Paolo Albanese, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura , il Gal Cittadella del Sapere , il Comitato Pro Loco UNPLI di Basilicata, l’Associazione Vavilov e la Comunità del Cibo e della Biodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’Area Sud della Basilicata per realizzare iniziative congiunte di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio naturale agroalimentare e culturale. Un accordo con programmi condivisi di studio, di ricerca, di sperimentazione, di educazione e di interpretazione naturalistica sul patrimonio ambientale ed agroalimentare e di formazione e di divulgazione degli esiti acquisiti nei piccoli comuni, nelle piccole realtà territoriali di montagna, dove le materie prime e i prodotti sono protagonisti di eccellenza, raccontano esperienze umane secolari e valorizzano le identità locali. Nel 2013 nel giardino botanico, in ambiente di seminaturalità, con il “tratturo dei frutti ritrovati” furono realizzati addirittura innesti di varietà di melo e di pero a rischio estinzione. Vale la pena fare un salto per ammirare un luogo ben protetto dalle insidie ambientali dell’uomo stesso. Un piccolo segreto vive con grande particolarità da vedere : il laghetto con le ochette.
Oreste Roberto Lanza