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(Adnkronos) – La regione russa di Belgorod ha dichiarato lo stato di emergenza regionale a causa dell'escalation della situazione dopo l'attacco dell'Ucraina nella regione. E le autorità stanno valutando di elevare lo stato di emergenza a livello federale, ha dichiarato il governatore della regione Vyacheslav Gladkov sul suo canale Telegram. "La situazione nella regione di Belgorod rimane estremamente difficile e tesa. I bombardamenti quotidiani delle Forze armate ucraine hanno portato alla distruzione di abitazioni, oltre che a feriti e vittime tra i civili", ha dichiarato Gladkov in un discorso video. "Pertanto, abbiamo deciso di dichiarare lo stato di emergenza in tutta la regione di Belgorod a partire da oggi, per fornire ulteriore protezione alla popolazione e offrire ulteriore sostegno alle persone colpite", ha affermato il governatore, il quale ha anche indicato che il governo regionale si rivolgerà presto alla commissione federale per richiedere la dichiarazione dello stato di emergenza a livello federale. Dal 6 agosto l'Ucraina sta conducendo una grande offensiva nell'oblast di Kursk, rivendicando la conquista di più di 1.000 km quadrati di territorio russo. Secondo il think tank americano Istituto per lo studio della guerra (Isw), le truppe di Kiev sono avanzate di 800 km quadrati della regione di Kursk mentre dal 1 gennaio 2024 quelle di Mosca sono penetrate di 1.360 km quadrati nel territorio ucraino. La Russia sta ritirando alcune delle sue forze militari dall'Ucraina per rispondere all'offensiva delle truppe di Kiev in territorio russo. Lo scrive il Wall Street Journal citando ufficiali Usa secondo i quali gli Stati Uniti stanno ancora cercando di definire la portata del significato della mossa della Russia. Non è stato esplicitato quante truppe gli Usa ritengono che la Russia stia spostando. Uno dei funzionari Usa ha detto ieri che Kiev ha riferito agli Stati Uniti di aver cercato occasioni per sfruttare le 'lacune' nelle linee di difesa russe e di averne trovata una a Kursk, con una difesa debole. L'Ucraina, ha aggiunto, sperava che l'incursione costringesse la Russia a ritirare le truppe dal territorio ucraino, sviluppo avvenuto nell'ultimo giorno o poco più. L'incursione delle forze ucraine in Russia sta creando "un vero dilemma" al presidente della Federazione russa, Vladimir Putin, ha affermato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parlando ai giornalisti a New Orleans. Sulla situazione Biden afferma di aver parlato regolarmente con il suo staff: "Ogni 4-5 ore", ha spiegato il presidente Usa. Dal canto suo Kiev ha assicurato che non ha alcuna intenzione di occupare la regione russa di Kursk. Un portavoce del ministero degli Esteri ha precisato che l'operazione ha come obiettivo quello di rendere più difficile la logistica militare delle forze di Mosca e il rafforzamento delle unità militari nell'est dell'Ucraina. Secondo la versione ucraina, le forze di Kiev controllano mille chilometri quadrati di territorio. "Diversamente dalla Russia, l'Ucraina non ha bisogno delle proprietà degli altri. L'Ucraina non è interessata a prendere il controllo della regione di Kursk, ma proteggere la vita degli ucraini", ha spiegato Heorhii Tykhyi. "Nonostante battaglie intense e difficili, le nostre forze continuano ad avanzare nella regione di Kursk". E' quanto scritto da Volodymyr Zelensky su X spiegando di essere "in costante contatto con il comandante in capo, Oleksandr Syrskyi" che lo informa sull'operazione in territorio russo. "Il fondo per gli scambi del nostro stato sta crescendo", ha aggiunto il presidente ucraino, alludendo così alla cattura di militari russi da scambiare con i prigionieri ucraini.  "Sono sotto il nostro controllo 74 comunità dove si stanno compiendo ispezioni e adottando misure di stabilizzazione – prosegue – continua lo sviluppo di soluzioni umanitarie per questi territori". "Sono grato ai nostri guerrieri per il loro servizio eroico – ha concluso Zelensky – i preparativi per i nostri prossimi passi continuano". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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