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(Adnkronos) – Hanno imbrattato una parete dell'ospedale di Pozzuoli (Napoli) con la scritta 'E' nato Bryan' per celebrare la nascita di un bambino. Il video, pubblicato su Facebook dal deputato di Avs Emilio Borrelli, è diventato subito virale scatenando le polemiche. I parenti autori della scritta non si sono scusati, ma hanno risposto alla denuncia social. "Non siete degni di giudicare gli altri, l’unico che ci può giudicare è il Signore e nessun altro più. Piuttosto di applicarvi su una scritta applicatevi su cose che in televisione non fanno vedere, su quest’ospedale ci sono persone che soffrono e nessuno li prende in considerazione. Persone che attendono 5,6 ore per farsi visitare da qualcuno poi vi lamentate quando succede qualcosa", così le parole riportate dal parlamentare Borrelli.  "Questa mentalità è davvero inaccettabile. Cosa insegneranno – scrive sui social il deputato Borrelli – ai figli persone che invece di mortificarsi e chiedere scusa difendono le loro azioni da incivili e sottosviluppati? Bene ha fatto la Asl a denunciarli e mi auguro che ci sia una condanna educativa ed esemplare per questi soggetti inqualificabili".   Su X interviene l'infettivologo Matteo Bassetti: "Per festeggiare la nascita del figlio hanno imbrattato le pareti del reparto di ginecologia dell'ospedale di Pozzuoli e poi hanno pubblicato il video su TikTok. Pare che non sia la prima volta che la nascita di un bimbo viene accompagnata da graffiti dei parenti sulle pareti dei reparti di ginecologia. Si tratta di un’usanza incivile, purtroppo abbastanza diffusa, come si vede anche in altri ospedali e strutture sanitarie italiani. Un modo di esprimere una grande gioia, ovviamente sbagliato nelle modalità. Sapete perché lo fanno? Perché sono certi dell’impunità! Questo è un Paese che non sa e non vuole difendere i suoi ospedali e i suoi sanitari. Alcuni cittadini meriterebbero di vivere dove l’assistenza sanitaria non è gratuita per tutti. Vergogna". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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