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La storia di Marcinelle del 1956 è ancora viva nei cuori di tutti gli italiani. La mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio un incendio, causato dalla combustione d’olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica riempì di fumo tutto l’impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone delle 275 presenti, di cui 136 immigrati italiani. Ricordare per non dimenticare questo la finalità che ha portato il sindaco di Muro Lucano ed in qualità di Consigliere della Provincia di Potenza, insieme all’Assessore comunale Antonio Cerone a recarsi sul luogo di quello che fu un vero disastro nazionale in un periodo storico dove la vita valeva meno del carbone. Grande soddisfazione da parte del sindaco di Muro Lucano Giovanni Setaro: “È necessario tenere viva la memoria delle giovani generazioni su Marcinelle dove si consumò uno degli eventi più tragici della storia della nostra emigrazione e che oggi diventa motivo di riflessione sul tema dei migranti, della loro integrazione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Devo ringraziare il Cavaliere Vincenzo Mentino e la Comunità murese per l’accoglienza, all’ Associazione Muro Lucanese di Charleroi, all’Associazione L’amical des Mineurs des charbonnages de Wallonie e al Console Generale d’Italia per l’invito”. Presenti solo due sindaci italiani sul luogo. Il primo cittadino del comune di Manoppello, in provincia di Pescara, che dalla tragedia ha dovuto annotare un numero maggiore di vittime, e il comune di Muro Lucano in rappresentanza già invitato in passato come precisa il Sindaco Setaro : Siamo ritornati anche quest’anno in questo importante luogo anche per rispettare non solo la volontà e la richiesta delle comunità lucane, molto spesso abbandonate ma sostenere, ma sostenere questi momenti che per tanti lucani ancora oggi risultano essere attimi difficili. Lucani che hanno dovuto abbandonare le proprie radici per un sogno rivelatosi alla fine una tragedia”. Poi i rintocchi delle campane con la lettura di nomi di tutte le vittime e la consegna dei fiori anche da parte del comune di Muro Lucano. “ Molta commozione che mi ha permesso di riflettere e pensare su come le radici e la vita in genere siano valori essenziali, soprattutto per noi lucani”. La chiosa del sindaco Giovanni Setaro.
Oreste Roberto Lanza