Tempo di lettura: 2 minuti
(Adnkronos) – Classe 2003, la genovese Alice D'Amato è la nuova regina della ginnastica artistica. Alle Olimpiadi 2024 ha vinto la medaglia d'oro alla trave nella ginnastica artistica con il punteggio di 14.366 davanti a Zhou (14.100), penalizzata da un errore nell'esecuzione, e la connazionale Manila Esposito (14.000). Proprio a Parigi sono arrivate le sue prime medaglie olimpiche: la prima è stata quella d'argento, ottenuta nell'all-around, e ora si è assicurata il gradino più alto del podio, nonostante gareggiasse contro la favorita Simone Biles (che è finita al quinto posto a causa di una caduta). D'Amato ha scritto una pagina di storia italiana: in questa categoria, la trave,nessun atleta aveva mai vinto ai giochi olimpici. Dopo aver provato la danza acrobatica, insieme alla sorella gemella Asia, D'Amato è approdata alla ginnastica artistica all'età di 7 anni, dimostrando immediatamente un grande potenziale. È stata convocata insieme alla squadra in occasione delle competizioni giovanili di Gyor nel 2017 e Glasgow nel 2018 e poi è risultata la migliore fra le ginnaste della nuova generazione italiana e in occasione degli Europei Seniores di Stettino nel 2019: quarta nel concorso completo e medaglia di bronzo alle parallele asimmetriche, suo attrezzo preferito. Ai Mondiali di Stoccarda ha fatto parte della squadra che, dopo 69 anni, ha riportato l’Italia sul podio iridato del concorso generale. Alice D'Amato è stata campionessa d'Europa con la Nazionale a Monaco nel 2022, alle parallele asimmetriche ad Antalya nel 2023 e a Rimini nel 2024. Vittorie condivise con la sorella Asia che non ha potuto partecipare alle Olimpiadi a causa di un infortunio al legamento crociato: il terzo in meno di due anni. "La trave, tuttora, non è tra i miei attrezzi preferiti e non lo diventa perché ho vinto l'oro. Ma proprio questo dettaglio mi dà una grande mano nel credere più in me stessa. Soprattutto su questo attrezzo", ha detto l'azzurra dopo il trionfo. "C’è stato un momento in cui parlavo con Monica, la mia allenatrice, e le dicevo: 'Cosa continuo a fare la trave?' tanto non vedevo una luce e invece adesso ho l’oro olimpico. E questo ci insegna che non è affatto semplice e che le medaglie le vinci quando lotti fino alla fine e non molli", ha aggiunto la 21enne a Discovery+. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)