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(Adnkronos) –
L'Iran ha convocato un vertice a Teheran con le milizie, alleate nella regione, per preparare la rappresaglia contro Israele dopo l'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh nella capitale iraniana. Ma quali sono i gruppi dell'Asse della resistenza – che va dall'Iran allo Yemen, passando per Gaza, l'Iraq e la Siria – contro cui Benjamin Netanyahu ha dichiarato di voler continuare la "guerra esistenziale"? Designata come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea, fondata nel 1987 durante la prima Intifada palestinese, è un'emanazione dei Fratelli Musulmani egiziani. Per anni, l'Iran ha fornito un sostegno materiale limitato al gruppo di resistenza islamica, che è sunnita e con il quale spesso si è trovato dal lato opposto della barricata, come in Siria, dove Teheran appoggiava il governo del presidente Bashar al-Assad, mentre Hamas i ribelli anti regime. Ma un obiettivo li unisce al di là delle differenze: la distruzione di Israele. Prima della guerra iniziata il 7 ottobre contava circa 20mila militanti. Con circa 1.000 membri, è il più piccolo dei due principali gruppi militanti con sede nella Striscia di Gaza e il più vicino all'Iran. Fondato nel 1981, il gruppo militante sunnita è stato ispirato dalla rivoluzione islamica iraniana di due anni prima. Data l'ambizione di Teheran di stabilire un punto d'appoggio nei Territori occupati palestinesi, l'Iran ha fornito al gruppo un notevole sostegno finanziario e armi. Il "Partito di Dio" è nato nel 1982 come milizia paramilitare durante il conflitto tra Libano e Israele, con il sostegno dell'Iran che voleva aggregare una varietà di gruppi di militanti sciiti libanesi in un'organizzazione unificata. I suoi leader si ispirano all'Ayatollah Khomeini, e le sue forze militari sono state addestrate e organizzate da un contingente del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica. Il gruppo, pesantemente armato, condivide l'ideologia islamista sciita iraniana ed è ampiamente considerato più potente dello Stato libanese. Nato nel 1992, il movimento ha assunto il controllo di gran parte dello Yemen durante la guerra civile iniziata nel 2014, quando ha conquistato Sanaa e ha rovesciato il governo sostenuto dall'Arabia Saudita. Appartengono alla setta Zaydi dell'Islam sciita. Il 31 ottobre scorso hanno annunciato di essere entrati nel conflitto tra Israele e Gaza lanciando droni e missili verso lo Stato ebraico e nel Mar Rosso contro tutti mercantili statunitensi e britannici e le navi da guerra che partecipano "all'aggressione". Un gruppo ombrello che riunisce diverse fazioni islamiste sciite armate, è responsabile di diversi attacchi contro le forze statunitensi di stanza in Iraq e in Siria, il più sanguinoso dei quali il 28 gennaio scorso, quando un drone ha ucciso tre soldati americani in una base al confine in Giordania. Gli Stati Uniti hanno reagito con pesanti raid aerei di rappresaglia contro obiettivi legati all'Iran in Siria e in Iraq. Il governo del presidente Bashar al-Assad fa parte dell'Asse della Resistenza, ma non ha avuto un ruolo diretto nell'attuale conflitto. Tuttavia, nella parte orientale del Paese si sono registrati attacchi da parte di milizie sostenute dall'Iran contro le forze statunitensi e attacchi aerei israeliani in Siria contro personale iraniano e membri di Hezbollah.     —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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