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(Adnkronos) – Maxi incendio oggi a Roma a Monte Mario vicino alla città giudiziaria. Sei palazzine sono state evacuate. Altro rogo anche nella zona di Ponte di Nona. Il 31 luglio 2024 è una giornata campale per la Capitale: elicotteri in azione, nubi di fumo e ripercussioni sulla viabilità e sul traffico, tra deviazioni e strade chiuse (GUARDA LA FOTOGALLERY). L'emergenza è scattata in tarda mattinata con le fiamme divampate su tutta la zona verde che costeggia la città giudiziaria con un'alta colonna di fumo ben visibile. Il rogo è arrivato a lambire anche l'Osservatorio Astronomico da cui sono state fatte uscire 40 persone. Sul posto al lavoro dieci squadre di vigili del fuoco con diversi elicotteri tra cui il Drago Vf159, un Erickson S64, un Ab412 e uno della Regione Lazio. Sono stati fatti uscire, a scopo cautelativo, gli abitanti di alcuni condomini in via Goiran e via Teulada. La procura di Roma ha effettuato un sopralluogo. Il magistrato attende nelle prossime ore un'informativa dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine, intervenuti sul posto, per ricostruire l'origine del maxi-rogo. Nella zona, già la notte scorsa, si era verificato un incendio di dimensioni più ridotte rispetto a quello divampato oggi, poi domato dai vigili del fuoco. "La situazione è circoscritta e il peggio è passato", ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. "Rispetto alle cause, e chiaramente ci saranno le inchieste, da una valutazione preliminare è possibile che l'incendio sia partito colposamente da un accampamento all'interno del parco" nella zona di via Romeo Romei, "in cui è probabile che durante la preparazione di un pasto, quindi con il fuoco, l'incendio sia scoppiato e poi il vento lo abbia fatto rapidamente diffondere". "C'è un grande tema che davvero rischia di essere un'emergenza: riuscire a gestire il fatto che per fenomeni enormi che non sono governabili da nessuno direttamente, le migrazioni, la povertà, ci sono tante persone che non hanno una casa e che si accampano dove possono", ha sottolineato il sindaco. "Spesso noi li spostiamo, li sgomberiamo da una parte e vanno da un'altra, perché questa è la realtà". Gualtieri ha compiuto una ricognizione su un elicottero dei pompieri (Drago 159 del reparto volo di Roma-Ciampino) insieme al prefetto di Roma Lamberto Giannini e al comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Adriano De Acutis. "Si lavora incessantemente. C’è una sinergia tra tutte le forze in campo", aveva detto poco prima il prefetto, aggiungendo che era stato necessario "evacuare alcuni civici", ma che "appena sarà definita la situazione potranno rientrare". "Quattro automobili hanno preso fuoco" ha detto il primo cittadino, aggiungendo che sei edifici sono stati evacuati a "scopo preventivo". Questo è stato "un incendio di natura puramente boschiva, non è bruciato altro che bosco e sterpaglie", ha spiegato il sindaco, rispondendo a una domanda sui possibili rischi per la salute. "E’ diverso da quello di Ponte Mammolo", ha aggiunto riferendosi al rogo del 28 luglio scorso. Evacuati in via precauzionale i lavoratori delle sedi Rai di Teulada, Goiran, Gomenizza, via Novaro e zone limitrofe. "Alle 16.15 sono scattate le sirene, stavamo registrando i programmi, ma ci hanno detto di lasciare immediatamente l'edificio – hanno raccontato all'Adnkronos alcuni giornalisti -. Si vedevano le fiamme, abbiamo avuto paura, ma da subito è stato tutto sotto controllo. Ci hanno fatto uscire in fila indiana e mandato a casa". "Stiamo evacuando lo studio, l'incendio a Monte Mario è serio", ha raccontato sul suo profilo social Nunzia De Girolamo. La conduttrice dell'Estate in diretta ha poi aggiunto: "All'inizio credevo fosse uno scherzo degli autori. Poi sono arrivate le sirene, le voci che dicevano di abbandonare l'edificio. Stiamo tutti bene, le fiamme non hanno intaccato la sede, ma spero riescano a spegnerle il prima possibile. Scappano tutti, non mi è mai capitato di evacuare così, nemmeno a scuola. Corrono tutti". Sono stati fatti evacuare i residenti di via Teulada che vivono a ridosso della collina di Monte Mario. “Un incendio così non lo abbiamo mai visto”, ha raccontato all’Adnkronos una residente. “Le fiamme sono arrivate al muro di contenimento dietro alla palazzina dove ci sono alcuni uffici della Rai. Ho visto il fumo – ha detto un’altra residente – e sono scesa in strada. Intanto le forze dell’ordine stavano facendo evacuare tutti i palazzi qui intorno. Ora dobbiamo aspettare che finisca l’emergenza”. “Questa notte, poco prima delle due, era scoppiato un altro incendio – ha raccontato un residente di via Romeo Romei all’Adnkronos -. Qui davanti ci sono anche degli accampamenti abusivi, periodicamente vengono sgomberati e ritornano. Poi all’ora di pranzo un nuovo incendio che si è propagato velocemente e ci hanno detto di uscire”. Sono scattate nel corso della giornata chiusure di strade: stop in viale dei Cavalieri di Vittorio Veneto e Viale Falcone e Borsellino, in entrambi i sensi di marcia, via Romeo Romei e via Faravelli. E' stata disposta anche la chiusura di Lungotevere Oberdan e Lungotevere della Vittoria per consentire l'intervento dell'elicottero dei vigili del fuoco. Il Codacons presenterà domani un esposto in Procura chiedendo di accertare l’operato dei Vigili del fuoco e degli enti pubblici competenti sull'incendio. “Già dalle 3 di questa mattina, secondo alcuni residenti che hanno contattato l’associazione, si sarebbe verificato un primo focolaio in via Romeo Romei, che avrebbe visto l’intervento dei Vigili del fuoco per domare le fiamme”, spiega il Codacons all’Adnkronos. “Circostanza che getta ombre inquietanti considerato che il maxi-rogo che da questo pomeriggio sta devastando l’area sarebbe partito proprio dalla stessa strada”. Ma c’è di più. Nell’ultimo periodo, rivela l’Associazione dei consumatori, “cittadini e comitati di quartiere avrebbero più volte segnalato agli organi competenti la presenza di sterpaglie, rifiuti e materiali infiammabili nella zona del parco di Monte Mario, da tempo teatro di bivacchi e accampamenti improvvisati, senza tuttavia ottenere alcun intervento per la messa in sicurezza dell’area”. Una “tragedia annunciata di cui ora dovranno rispondere dinanzi la magistratura il Comune di Roma e tutti gli enti che, pur potendo intervenire per evitare l’incendio, non si sono attivati come richiesto da tempo dai residenti”, conclude il Codacons. Un incendio di grandi dimensioni è divampato anche nel parco archeologico di Ponte di Nona nei pressi del centro commerciale Roma Est che ha chiuso le uscite verso l'area in fiamme. Sul posto i vigili del fuoco. “Da molto tempo denunciamo la grave carenza di vigili del fuoco nella provincia di Roma e nell’area metropolitana in particolare. Ad oggi siamo fermi a 1780 (sulla carta) ma quotidianamente mancano all'appello più di 200 unità per carenze di organico. Con l’arrivo dell'estate si aggiunge un’alta percentuale di incendi di ogni tipo da fronteggiare e i vigili del fuoco devono fare turni massacranti e doppi servizi". A renderlo noto è Luca Antonazzo, segretario di Roma del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco, che da tempo denuncia come “Roma, capitale d’Italia e meta di turismo mondiale, non riceve una adeguata attenzione da parte del Governo per quanto riguarda la funzionalità dei servizi di soccorso pubblico e antincendi erogati dai vigili del fuoco”. “Ogni giorno servirebbero almeno 500 vigili del fuoco in turno per garantire un dispositivo di soccorso adeguato alla popolazione e al turismo dell’intera provincia di Roma. Non è più rinviabile un cospicuo aumento di organico dei vigili del fuoco della Capitale. E’ urgente mettere immediatamente mano alla inadeguata pianta organica di Roma, anche perché con il Giubileo ormai alle porte temiamo il collasso del sistema”, conclude Antonazzo. "La cosa più preoccupante di questi ultimi giorni", afferma Fernando Cordella, presidente dell’associazione Anppe Vigili del Fuoco, "è che incendi come quello a Roma di Ponte Mammolo e quello che in queste ore sta interessando il Parco di Monte Mario, accanto alla città giudiziaria, interessino in modo critico le abitazioni limitrofe alle aree verdi percorse dal fuoco, e coinvolgano anche i cittadini che usufruiscono delle stesse aree verdi". "Inoltre, non bisogna sottovalutare che i prodotti della combustione sprigionano diossina dannosa per l’organismo umano. Purtroppo con le azioni delle squadre d’intervento si fan ben poco: si cerca solo di evitare catastrofi irreparabili", spiega. "Quello che sarebbe utile invece è cambiare totalmente l’approccio gestionale. Le amministrazioni – conclude Cordella – devono intervenire con una sana prevenzione che pianifichi scenari emergenziali che permettano in primis di salvare le vite umane, ma anche il patrimonio boschivo urbano, che va tutelato assolutamente in tutte le forme". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)