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(Adnkronos) – Philips OneBlade ha certificato, in collaborazione con Pantone, l'autorità mondiale del colore, l’audace colore Lime Green che distingue OneBlade, lo strumento che rade, regola e rifinisce la barba e i peli del corpo. Il colore Lime Green – si legge in una nota – esprime un approccio giovane ed energico al grooming, ideale per l'utente moderno che cerca non solo funzionalità ma anche stile. Questa tonalità vivace è stata incorporata nel design del Philips OneBlade per riflettere l'identità dinamica e rivoluzionaria del prodotto. Proprio per celebrare questa collaborazione, Philips OneBlade ha presentato tre stili ideali per l'estate, creati insieme al barbiere milanese Davide Loffredo. Denominati Bold, Daring e Zesty, gli stili sono stati ideati per rispondere a diverse preferenze e necessità di grooming, dimostrando la versatilità del OneBlade. “La collaborazione con Pantone Color Institute – afferma Simone Marcucci, Media & Pr Manager, Philips Personal Health Italia, Israele e Grecia – enfatizza il grande potere comunicativo del colore, evidenziando la visione pioneristica di OneBlade. L'audacia di OneBlade si manifesta anche nella scelta dei colori del prodotto, con una tavolozza di tonalità decise e impattanti, come il verde lime, simbolo del suo spirito rivoluzionario. Il blu scuro, in contrasto con il verde, è utilizzato per mettere in risalto l’eredità di OneBlade nel campo della cura personale e della rasatura. Il nostro strumento ibrido, all-in one, vuole favorire l’individualità di tutti, liberando il potenziale di ciascuno e ispirando il desiderio di esprimersi, esplorare, sperimentare e vivere la vita secondo le proprie condizioni".  Queste iniziative si inseriscono in un contesto più ampio di tendenze nel grooming, dove il colore e lo stile giocano ruoli sempre più decisivi. Philips e Pantone stanno così definendo nuovi standard nel settore, influenzando le abitudini di consumo e anticipando le future direzioni del mercato. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.