Tempo di lettura: 3 minuti

L’edizione 2024 del Marateale va. La XVI edizione ha visto il palcoscenico del Teatro sul mare farsi protagonista con una sfilata di personaggi del cinema italiano ed internazionale insieme a giovani comici italiani di forte prospettiva ed esperienza come Paolo Ruffini. Cinque intense serate con un lungo respiro sulla cinematografia italiana in continuo divenire dove non è mancata una precisa attenzione sulla grande risorsa chiamata Lucania. Ad aprire le porte dell’edizione è stato Angelo Mellone, Direttore di Day Time di Raiuno accompagnato dall’attrice Chiara Francini, ognuno per proprio contro ha parlato di presente, futuro e di speranze in divenire. Per l’occasione le premiazioni hanno riguardato la produttrice, attrice e regista americana Michelle Danner, l’attore lucano Cosimo Fusco e l’attrice Cristiana Dell’Anna, protagonista di film celebri come Mixed by Henry e Qui rido io. La seconda serata ha visto la presenza del lauriota Rocco Papaleo con il suo famoso film “Basilicata Coast to Coast” ormai diventato un itinerario

che collega lo Ionio al Tirreno, presto fruibile per appassionati camminatori che desiderano conoscere il territorio lucano. Sul palco tutti i rappresentanti –partner del progetto: dal Gal, Cittadella del sapere, Gal Start FLAG Coast to Coast CAI fino al Club Alpino Italiano insieme all’Assessore all’Agricoltura della regione Basilicata, Carmine Cicala, che hanno illustrato e spiegato gli oltre 167 chilometri di itinerario che in prospettiva produrrà anche effetti economici di rilievo per l’intero territorio. Poi le premiazioni. Premio Marateale all’attrice siciliana Maria Grazia Cucinotta con un vestito lungo con grandi colori di richiamo, accompagnata dall’attore italoamericano Vincent Riotta e dal regista Fabrizio Maria Cortese ha parlato del film girato in Basilicata “Il meglio di te”. A salire sul palco per la terza serata sono state la produttrice Verdiana Bixio e la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati, un toccò di internazionalità la presenza dell’ultima diva del cinema Catherine Deneuve che ha presentato il film “La moglie del presidente”. Nel primo pomeriggio era stata protagonista del calco della sua mano per realizzarne un’opera in bronzo da collocare in una delle vie più importante di Maratea. La quarta serata ha visto salire sul palcoscenico anche l’attrice Vittoria Schisano e la cantante lucana Arisa in un duetto tutto lucano insieme con Rocco Papaleo sulle note di “Basilicata in on my mind”. Un’esibizione da grandi applausi. L’ultima serata senza Vanessa Incontrata e Giorgio Panariello la chiusura è stata affidata all’attrice Silvia D’Amico e al grande attore James Franco. Un appuntamento di grande richiamo, ormai punto fermo per la Lucania. Antonella Caramia, presidente dell’Associazione Cinema Mediterraneo, organizzatore dell’evento, pare sia d’accordo. Qual è stata l’ingrediente in più rispetto alle passate edizioni? “Abbiamo soltanto continuato a lavorare come sempre focalizzandoci su le criticità degli anni precedenti ed immaginando il Marateale come un evento che ogni anno non deve esse ripetitivo ma capace di catturare la curiosità degli spettatori attraverso un programma ricco”. Tanti i protagonisti del cinema internazionale e nazionale con le Master Class che cominciano a prendere piede tra i giovani. Quest’anno si è visto una maggiore presenza.  Un dato positivo, cosa lascia intendere? “Quest’anno a Maratea i giovani che hanno seguito costantemente le attività del Marateale sono state oltre cento. Abbiamo avuto la presenza degli studenti del liceo Gropius di Potenza vincitore del concorso Marateale in school, erano presenti due classi dell’istituto d’istruzione superiore N. Miraglia  di Lauria con cui abbiamo sottoscritto una convenzione per lo sviluppo delle competenze trasversali e per l’orientamento ed infine erano presenti 15 giovani attori selezionati in casting internazionali che si sono sottoposti a provini e shooting fotografici sotto lo sguardo di una giuria di esperti che ne ha decretato il vincitore per il concorso Young Blood realizzato in collaborazione con DOCinema e Alice nella città”. Un’edizione che ha visto per la serata finale un imprevedibile cambio di passo per il venire meno della Incontrada e Panariello. Ben sostituiti da Silvia D’Amico e James Franco. Resta forse il desiderio che si poteva fare qualcosa in più? Per il prossimo anno ci sarà un cambio di passo? “Capita spesso che un artista per un imprevisto dell’ultimo minuto possa venir meno, nonostante questo siamo riusciti a realizzare un programma per l’ultima serata all’altezza delle aspettative. Sicuramente si può fare sempre di più ed è da tale concetto che ogni anno partiamo per realizzare l’edizione successiva”.

Oreste Roberto Lanza

 

 

 

 

 

 

 

 

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.