Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – A pochi giorni dal via elle Olimpiadi di Parigi l'Italia perde una delle sue stelle. Jannik Sinner non giocherà al torneo Olimpico di tennis al Roland Garros. Lo ha annunciato amareggiato lo stesso numero 1 del mondo e prima testa di serie del tabellone singolare maschile e del doppio maschile, dove avrebbe dovuto fare coppia con Lorenzo Musetti. La causa, una tonsillite, è solo l'ultimo di una serie di problemi fisici che hanno colpito il campione altoatesino. Tre anni fa Sinner aveva scelto di non giocare a Tokyo per affinare il suo percorso di crescita e Parigi doveva essere la sua prima Olimpiade e da protagonista assoluto. Un sogno che ora viene rimandato di altri quattro anni. Il campione azzurro aveva dovuto saltare gli Internazionali di Roma a causa dell’infortunio all’anca destra, poi una forte influenza lo ha tenuto fuori circa un mese prima di tornare in tempo per il Roland Garros, dove tra l'altro si dovevano giocare le Olimpiadi. Una tonsillite che potrebbe anche derivare dai postumi del virus che lo aveva fermato a Wimbledon. Dalla Val Pusteria al tetto del mondo che a Parigi doveva essere rafforzato ancora di più nella sfida a distanza con lo spagnolo Carlos Alcaraz. Sinner, smaltita la delusione, dovrà capire qual è la causa di un malessere emerso a Wimbledon e che -nonostante i giorni di riposo- è riapparso a ridosso delle Olimpiadi, per poi preparare la stagione sul cemento. A questo punto diventa fondamentale il prossimo grande obiettivo stagionale: gli Us Open. Il 2024 per Sinner era stata una sinfonia vincente iniziata con l'Australian Open, poi i successi a Rotterdam, su De Minaur, e nel 1000 di Miami sul bulgaro Grigor Dimitrov. La stagione su terra vede il ko in semifinale a Montecarlo con Tsitsipas e il ritiro nei quarti di Madrid per un problema all'anca recupera per essere presente al Roland Garros, obiettivo mancato causa vittoria di Carlos Alcaraz nella semifinale che vede opposti i due al termine di una battaglia di 4 ore e dodici minuti. Questo doveva essere il terreno di un'altra epica sfida, ma sarà tutto rimandato sul cemento americano. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.