Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – Cibo in spiaggia? Nessun gestore di stabilimenti balneari può vietarne l'ingresso. E' quanto chiarisce con Adnkronos/Labitalia, dopo alcuni recenti episodi emersi in Puglia, l'associazione dei consumatori Udicon (Unione per la difesa dei consumatori). "E' sconcertante – spiega ad Adnkronos/Labitalia Martina Donini, presidente nazionale Udicon – constatare come alcuni gestori di stabilimenti balneari continuino a imporre divieti illegittimi, come quello di introdurre cibo dall'esterno. Questo comportamento non solo viola i diritti dei consumatori, ma è anche contrario alla legge", ribadisce Donini.  Secondo il vademecum dei diritti in spiaggia stilato da Udicon "è sempre consentito portare e consumare cibo proprio in spiaggia, e questo vale anche all’interno degli stabilimenti balneari. Non si può essere obbligati a consumare cibi e bevande dello stabilimento ed è vietato il divieto di introdurre alimenti dall'esterno", sottolinea l'associazione dei consumatori.  Secondo Donini però il divieto di introdurre cibo dall'esterno nei lidi "non è un caso isolato: in molte località balneari, soprattutto quelle considerate più esclusive e chic, questa pratica è ancora diffusa. È fondamentale ribadire che nessun gestore di stabilimenti ha il diritto di imporre queste restrizioni. Il consumatore è libero di portare con sé cibo e bevande, purché lo faccia nel rispetto delle regole di civile convivenza, evitando eccessi come pic-nic improvvisati che possano disturbare gli altri bagnanti. In queste situazioni, deve sempre prevalere il buon senso, sia da parte dei consumatori sia da parte dei gestori dei lidi", conclude.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.