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(Adnkronos) – Trasmettere conoscenze, migliorare competenze e contribuire allo sviluppo professionale delle persone coinvolte nel settore dei trasporti e della mobilità. Nasce con questi obiettivi Fnm Academy, la corporate university a cui ha dato vita il gruppo Fnm. "Si tratta – spiega una nota – di un campus aperto che vuole rafforzare il patrimonio di sapere che il gruppo ha accumulato nel corso degli anni e renderlo disponibile, oltre che ai propri dipendenti, anche agli stakeholder esterni come le associazioni di categoria e gli ordini professionali". A questo scopo sono già state sottoscritte due convenzioni con gli Ordini degli ingegneri e degli architetti della provincia di Milano per collaborare all’organizzazione di eventi congiunti di formazione, che possano anche rilasciare crediti formativi. Il calendario delle attività, in corso di definizione, potrà prevedere corsi, seminari, workshop, convegni o altri tipi di incontri, in aula fisica o virtuale (webinar, streaming, e-learning, etc.). “Con questo progetto – spiega il presidente di Fnm Andrea Gibelli – vogliamo condividere le competenze tecniche e manageriali già presenti nelle aziende del gruppo, attraverso la diffusione e il radicamento all’esterno, contribuire al grande mercato delle conoscenze, diventare interlocutore affidabile e autorevole su questioni aperte, progetti complessi, obiettivi industriali raggiunti o da raggiungere, anche in dialogo con le associazioni di categoria e le altre corporate university italiane e internazionali". “Fnm Academy – sottolinea il direttore generale di Fnm Marco Piuri – vuole creare una piattaforma che permetta di coniugare la teoria con la pratica, la riflessione con l'azione. Oggi, oltre a guardare alle necessità attuali, si pongono le basi per affrontare le sfide del domani nel mondo della mobilità con l’impegno a creare sia opportunità di crescita concreta per i dipendenti sia momenti di dialogo aperto intorno alle tematiche emergenti del settore”. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.