Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – "Tutto quello che deriva dalle temperature estreme, dal colpo di calore allo stress termico, dobbiamo dire con forza che è un infortunio sul lavoro. Troppo spesso oggi sottovalutiamo i rischi e i sintomi. Noi stiamo facendo formazione e informazione su questo tema: il colpo di calore è un infortunio, quindi trattato da Inail, con un tipo di tutela diversa e migliore rispetto a quello che può essere un semplice stato di malattia seguito da Inps". Così, intervistata da Adnkronos/Labitalia, Sara Palazzoli, componente del collegio di presidenza del Patronato Inca Cgil, che ha lanciato una campagna sul tema molto seguita su TikTok.  "Il colpo di calore, le temperature estreme -spiega Palazzoli- lo possono subire sia i lavoratori che lavorano all'esterno, quindi i muratori, chi opera nell'edilizia, i rider, ma anche chi lavora in ambienti al chiuso estremamente esposti al calore, come le fonderie ma anche i cuochi. I lavoratori sono fortemente esposti ad ammalarsi, ad avere l'infortunio dovuto dal colpo del calore, dallo stress termico. È importante fermarsi, è importante andare immediatamente al pronto soccorso, perché poi anche i sintomi più forti possono avvenire nel medio e lungo periodo. Essere stato al pronto soccorso e averlo denunciato tempestivamente permette a noi di Inca di portare a termine un percorso che possa dare il giusto riconoscimento previsto per chi subisce un infortunio dovuto dallo stress da calore o dal colpo di calore in generale", ribadisce. E Palazzoli ricorda che è fondamentale "far conoscere alle lavoratrici e ai lavoratori che il colpo di calore è un infortunio. E' importante prevenire, è importante dire alle lavoratrici e ai lavoratori di fermarsi, recarsi al pronto soccorso e venire poi all'Inca per mettere in campo la giusta tutela per il riconoscimento dell'infortunio per il colpo di calore o stress da calore in generale", sottolinea. E Palazzoli ricorda che come Inca Cgil "svolgiamo il compito di informare in maniera continua e costante in tutto il territorio nazionale, anche attraverso dei percorsi mirati di formazione, parlando, in base al settore, dei rischi ai quali la lavoratrice e il lavoratore sono esposti. Rischi che possono portare all'infortunio e alle malattie professionali".  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.