Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – L'Ucraina sta dispiegando al fronte contro la Russia un esercito di robot, droni ma anche mezzi da terra, che vengono sviluppati in centinaia di laboratori segreti sparsi in tutto il Paese. I costi di produzione sono molto bassi, inferiori a quelli dell'acquisto e importazione di modelli stranieri. Si tratta di un vero e proprio "ecosistema" di start up della difesa, 250 secondo le stime di cui parla Sky News, aperte dal nulla spesso in mezzo alla campagna, con le sembianze di autofficine di campagna.  L'apertura di un capannone di questo genere costa l'equivalente di 35mila dollari, come spiega l'imprenditore Andrii Denysenko. Nella sua impresa, la UkrPrototyp, si riesce a sfornare un mezzo da terra autonomo Odyssey in soli quattro giorni, un mezzo da 800 chili che può viaggiare fino a 30 chilometri autonomamente, con una batteria grande quanto un minifrigorifero.  "Stiamo combattendo contro un Paese immenso e non hanno limiti di risorse. Noi sappiamo di non poter spendere molto in termini di vite umane. La guerra è aritmetica", ha aggiunto Denysenko. Il robot che produce opera come mezzo per il salvataggio e il rifornimento ma può essere modificato per portare armi o deminatori.  Dallo scorso maggio, all'esercito, marina e aeronautica, si sono aggiunti alle forze armate anche le forze dei sistemi automatizzati. "Squadroni di robot saranno usati come strumenti per la logistica, carro attrezzi, posamine, deminatori, e robot in grado di autodistruggersi", spiega il governo, rivolto ai possibili donatori.  Il vice Premier per la digitalizzazione, Mykhailo Fedorov, incoraggia gli ucraini a seguire corsi online e assemblare droni a casa. Vuole che l'Ucraina sia in grado di produrre un milione di macchine volanti l'anno.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.