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(Adnkronos) – Una stretta di mano cordiale, istituzionale e qualche puntura da parte della presidente del Consiglio dal palco dell’auditorium del Parco di Bagnoli, a proposito della Zes unica e soprattutto l’invito a partecipare alla firma del patto per la riqualificazione di Bagnoli. Da Caivano a Bagnoli: il secondo round tra Giorgia Meloni e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca si è consumato senza strappi espliciti, anzi, sulla strada dei buoni rapporti istituzionali. "Sono il civile De Luca, le rinnovo il mio benvenuto a Napoli", è stato l’esordio del presidente della Regione Campania, con la presidente del Consiglio che si è limitata a ringraziare. La frase di De Luca è una risposta a quanto gli fu detto dalla presidente del Consiglio a Caivano, per l’inaugurazione del centro sportivo Pino Daniele, citando l’insulto che lo stesso De Luca le aveva rivolto a febbraio in Transatlantico, riportate da una tv, in occasione della manifestazione a Roma con i sindaci campani per la mancata firma dell’accordo di Coesione con il governo. "No, l'ho salutata come sapete, tutto tranquillo, non ci sono stati problemi particolari. Grande sobrietà. Diciamo che abbiamo mantenuto, se proprio dobbiamo fare un'osservazione, una coerenza rispetto a una tradizione molto diffusa da queste parti, c'è chi caccia i soldi e chi fa le cerimonie. Quindi ho voluto partecipare anche a questa bella cerimonia essendo il principale cacciatore di soldi", ha poi commentato il governatore alla fine della cerimonia. Alla domanda di un cronista sulle sensazioni successive all'invito che Meloni gli ha rivolto a salire sul palco in occasione della sigla del Protocollo, con foto assieme al ministro per la Coesione, Raffaele Fitto e con il Commissario Manfredi, De Luca ha spiegato: "Lei pensa che io viva di inviti sui palchi? Mi hanno chiamato alla fine a celebrare l'arte e da questo punto di vista, sono un poeta", ha chiuso De Luca. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)