Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – "Ecco l'accordo su J.D. Vance. Parla dei lavoratori. Ma ora, lui e Trump vogliono aumentare le tasse sulle famiglie della classe media, spingendo al contempo per ulteriori tagli fiscali per i ricchi. Non ho intenzione di consentirglielo". Così in un post su X l'81enne presidente americano, Joe Biden, dopo l'annuncio di Trump sulla scelta di Vance come candidato alla vice presidenza.  "Credo che la politica dovrebbe essere un’arena per il dibattito pacifico, per perseguire la giustizia e per prendere decisioni guidate dalla Dichiarazione di Indipendenza e dalla Costituzione. Dobbiamo difendere un’America non caratterizzata dall’estremismo e dalla furia. Ma dalla decenza e dalla grazia", ha quindi aggiunto Biden. Vance è “un clone” del tycoon, ha poi detto ai giornalisti il presidente Usa. “È un clone di Trump su questi temi”, ha ribadito prima di salire sull’Air Force One, riporta la Cnn. “Un clone di Trump sui temi, quindi non vedo alcuna differenza”. "Donald Trump ha scelto JD Vance come 'running mate' perché Vance farà quello che Mike Pence non avrebbe fatto il 6 gennaio: farsi in quattro per Trump e la sua agenda estrema Maga, anche se ciò significa infrangere la legge e non importa il danno per il popolo americano", il commento di Jen O'Malley Dillon, presidente della campagna Biden-Harris, dopo l'annuncio di Trump. Il vicepresidente Usa Kamala Harris ha ha quindi chiamato il senatore Vance per congratularsi per la sua nomina, ha detto alla Cnn una fonte, spiegando che i due non si sono parlati, ma Harris ha lasciato un messaggio vocale nella segreteria telefonica del senatore dell'Ohio per dargli il benvenuto nella corsa. La vicepresidente ha anche auspicato un confronto con Vance nel dibattito tra candidati alla vicepresidenza proposto da Cbs News, secondo un funzionario della campagna. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.