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Camilla Ugolini Mecca presenta “Tutto il resto mi sfugge”, la sua prima silloge poetica dopo il saggio “Ambigue stanze – Un itinerario nell’opera di Antonio Possenti” (Liberty House, 2003) e i romanzi “Il destino dell’onda” (Il Falò Edizioni, 2021) e “Tu sorgerai di nuovo” (Fara Editore, 2022). In questa nuova opera si avvale della forza evocativa della parola poetica per esprimere le sue riflessioni sull’amore e sull’incontro con l’altro, temi cruciali della sua produzione letteraria – «Scrivere poesia è come attraversare un grande spazio, eppure ritrovarsi vicinissimi. È uno scambio che la genera, fra noi e il mondo, con il suo respiro. È entrare nell’altro e lasciarsi abitare, permettendo che la parola si pieghi a stupirci. Chiunque, qualunque cosa ispiri la poesia assume le sembianze di una divinità, e il poeta ne è l’oracolo». L’autrice, dopo un’intensa esperienza con questo sentimento, ha sentito nascere dentro di sé il desiderio di comunicare al mondo le sue sensazioni, e le lezioni che ha imparato dall’amore. Nelle liriche è inoltre presente un invito a vivere il momento presente, senza abbandonarsi alla nostalgia per il passato o alla frenesia verso il futuro: come si afferma nel titolo della raccolta, infatti, tutto ci sfugge; tutto tranne il presente, e la poetessa cerca di magnificare questo incontro con il qui e ora grazie ai suoi versi, portatori di verità e di messaggi di rinnovamento. L’autrice ci ricorda che siamo in continuo divenire, e a volte è bello non solo lasciarsi andare al cambiamento con fiducia, pur se ci fa paura, ma anche intraprendere percorsi meno battuti e magari immersi nell’oscurità, dove a volte si può scorgere la vera luce; dalla poesia “Ricettario”: «Dubitare. Fare, non fare. Non sapere. Luce, buio. Domande, ipotesi. Nessuna risposta. Accettare il dubbio. Restare nel non fare è pur sempre un fare. Abbracciare il non sapere. Amare il buio come la luce. Tenersi strette le domande, sorridere delle ipotesi. Camminare sospesi senza risposta. Continuare ad amare». Camilla Ugolini Mecca sa che l’equilibrio dell’esistenza è precario, e che è un bene accettare questa instabilità e farne un punto di forza; così come è giusto bilanciare luce e oscurità, così come l’amore può esistere nella vicinanza come nella lontananza, anche la realtà può disgregarsi in immagini più oniriche, senza perdere il suo senso, il suo valore. Non siamo creature solo della terra ma anche del cielo, siamo biologia e spiritualità, e possiamo quindi abitare i due mondi; infatti la raccolta si divide in due sezioni: “Corpo Celeste” e “I Sogni di Clara Kutznetsova” – materia e sogno.