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Super summer party, ieri sera presso il Lord Byron College, nella suggestiva location estiva, a Bisceglie. L’evento, organizzato per festeggiare il bicentenario del poeta Lord Byron (1788-1824), ha attirato oltre trecento partecipanti, dimostrando l’affetto della comunità barese per il grande letterato inglese, europeista antesignano.
Un’atmosfera elegante, sulle note dell’indimenticabile “My way” di Frank Sinatra, interpretata dal maestro Vito Carella, ha accolto gli ospiti che si sono ritrovati insieme ai padroni di casa, Andrew Paolillo e John Credico, direttori didattici della Lord Byron School, per un party a bordo piscina, a base di drink, chiacchiere, risate e soprattutto musica e poesia.
Il momento culminante della serata è stato l’intervento del Professor Duane John Credico, che ha illustrato la figura di Byron, evidenziandone la modernità e l’amore per l’Italia.
“Un poeta un p0’ pazzo” ha precisato John , “ non solo poeta ma supereroe che amava il nostro paese al punto da parlare l’italiano fluentemente e da tradurre anche opere di grandi poeti italiani come Tasso, Ariosto, Alfieri e Dante, contribuendo alla diffusione della cultura italiana nel mondo anglofono. Lord Byron è stato un precursore delle celebrità moderne, noto per la sua dieta vegetariana e le sue introspezioni che anticipavano la psicanalisi freudiana.
Già famoso a 22 anni, Byron era moderno nella sua poesia, ma soprattutto nella sua vita, “un influencer”, lo si potrebbe definire. Era anche un appassionato sportivo, amante del nuoto, dell’alpinismo e della boxe, e sostenitore dell’Europa unita.
L’attrice Azzurra Martino (la fidanzata di Checco Zalone nel film Quo vado?), madrina dell’evento, affiancata da William Mann, docente della Lord Byron College, ha emozionato il pubblico con uno sketch tratto dalle poesie di Byron.
La serata si è conclusa con un quiz e l’estrazione di voucher per corsi di lingua. I vincitori sono stati Gabriele Renzulli, Renato Recchia, Tony Mazzone e Luca Augusto Arapi, mentre Michele Moretti ha ottenuto una borsa di studio per un corso gratuito.
Il Lord Byron College, che festeggia 52 anni di attività, ha dimostrato ancora una volta di essere un faro culturale nella città di Bari, ospitando nella sua sede personalità illustri, come Maurizio Cheli, il primo astronauta italiano, che a settembre sarà ospite nella sede della scuola.
L’evento non è stato solo una commemorazione storica, ma anche un’opportunità di aggregazione culturale, rendendo omaggio al famoso poeta inglese e offrendo alla comunità momenti di crescita e riflessione. La celebrazione del bicentenario di Byron ha segnato un traguardo importante nella storia della scuola, confermando il suo ruolo fondamentale nella promozione della conoscenza linguistica e culturale.
“Quando siamo arrivati a Bari negli anni settanta, nessuno pronunciava esattamente la parola Byron, tutti dicevano Biron”, ha detto simpaticamente il Prof. John Credico, esortando i presenti a studiare bene l’Inglese.
Foto di Michele Traversa (riproduzione riservata)
Moderno e lungimirante il poeta Lord Byron proprio come la scuola di cui porta il nome. Serata piacevole descritta piacevolmente da Marcella Squeo.
Grazie a LSD Magazine per il party per il bicentenario di Lord Byron al quale è intitolata la scuola di lingue più nota ed importante di Bari.
Ormai un barese a tutti gli effetti il buon “vecchio John” e il balcone della sua Lord Byron rende ancora più prestigioso quel pezzo di via Sparano. Ben vengano questi eventi culturali così piacevolmente riportati dagli onnipresenti giornalisti di LSD Magazine. Alla prossima serata, grazie!
Straordinario l’articolo di Marcella che ogni volta con i suoi scritti mi fa apprendere sempre qualcosa di nuovo e soprattutto interessante.Complimenti
LSD magazine è sempre presente agli appuntamenti culturali del nostro territorio e la giornalista Marcella Squeo è sempre sul pezzo! Anche in questo caso ha fatto centro con un articolo che fa conoscere ancora di più la figura di Lord Byron e la lungimiranza dei fondatori della omonima scuola che hanno aiutato i baresi ad aprire le porte alla cultura inglese.
Interessante descrizione di un evento culturale molto importante nell’ambito della realtà locale.
Grazie lsd per averlo magistralmente rappresentato.