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Bari si lascia trasportare dalle sonorità indie di Calcutta. Ieri sera, per il primo concerto della ventesima edizione del Locus Festival, il cantautore di Latina ha regalato al pubblico della Fiera del Levante un concerto indimenticabile, protagonista di un live carico di energia e poesia.
Quindicimila persone in visibilio (non solo giovanissimi), hanno cantato a squarciagola i brani che hanno consacrato Calcutta come uno degli artisti più rappresentativi della scena indie italiana. Da “Cosa mi manchi a fare” a “Frosinone”, passando per “Oroscopo” e “Pesto”, ogni canzone si è trasformata in un coro collettivo, creando un’atmosfera magica e coinvolgente.
Calcutta, con la sua innata capacità di raccontare la quotidianità con ironia e leggerezza, ha saputo conquistare il pubblico barese, travolgendolo con la sua energia contagiosa e la sua sincerità disarmante. Non sono mancati i momenti più intimi e delicati, in cui il cantautore si è raccontato attraverso le sue canzoni, creando un’empatia unica con il pubblico.
Il concerto di ieri sera ha confermato ancora una volta il talento di Calcutta, artista capace di unire generazioni diverse con la sua musica immediata eppure profonda. Un successo meritato che ha contribuito a rendere la ventesima edizione del Locus Festival un evento memorabile.
Durante l’ora e mezza di spettacolo, Calcutta ha sciorinato il suo repertorio, passando tra brani nuovi e classici con un suono elettro-pop sofisticato.
Il pubblico, entusiasta, ha accolto con calore le nuove canzoni tratte da “Relax”, il suo ultimo lavoro discografico, dimostrando che Calcutta, a distanza di anni dal suo esordio, mantiene intatta la capacità di emozionare e far cantare a squarciagola il suo pubblico. Una serata magica che si inserisce perfettamente nella storia del Locus Festival, un evento che continua a portare a Bari artisti di grande spessore e a regalare emozioni uniche.
Ora si aspetta per il grande evento di domenica 30 giugno con i mitici Simple Mind, mentre stasera si esibiranno Salmo & Noyz Narcos alla Rotonda Paolo Pinto di Bari e il chitarrista e cantautore irlandese Glen Hansard al Petruzzelli.
Foto di Michele Traversa (riproduzione riservata)