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(Adnkronos) – “Per noi di Trenord la sosta è un momento di recupero. Sia il macchinista che il capotreno devono scendere dal treno e recarsi nelle sale sosta sparse in tutta la Lombardia. Questo permette al macchinista di avere anche un recupero psicofisico per quello che concerne la deambulazione”. Lo ha detto Roberto Gornati, responsabile Servizio prevenzione e protezione di Trenord durante il panel ‘Sicurezza e prevenzione nel mondo dei trasporti’, all’evento ‘La prevenzione in viaggio. #piùmovimentomenotrombosi’, organizzato oggi a Milano da Regione Lombardia in collaborazione con l’associazione ‘Vincere la trombosi’. “Abbiamo in asset 439 treni di cui 209 di nuovissima generazione, acquistati da Regione Lombardia attraverso Ferrovie Nord ed Fnm – aggiunge Gornati – con una ergonomia che permette ai macchinisti, ai capitreno e ai passeggeri, di avere tutta una serie di nuove modalità sia di approccio nella guida, sia di utilizzo del sistema treno”. Il welfare aziendale di Trenord passa anche attraverso campagne di prevenzione sanitaria. “Tutti i lavoratori che scelgono di aderire al programma di medicina preventiva – precisa Gornati – possono usufruire di un check-up utile per valutare, nell’anno successivo, l’impatto dei consigli che i medici hanno dato. Nel 2023 abbiamo avuto 4.300 visite. Oltre a questo – prosegue – si aggiunge un'azione mirata, non solo dei medici competenti, ma anche della medicina preventiva, nel proporre a tutti i nostri colleghi un sano stile di vita: evitare la sedentarietà, il consumo di alcol e porre particolare attenzione all'ipertensione e al diabete”. Per Trenord è fondamentale conoscere le problematiche dei lavoratori. “Abbiamo sviluppato – conclude Gornati – dei questionari mirati al mondo ferroviario, che hanno fatto emergere una serie di problemi” sui quali “abbiamo studiato interventi mirati, tra questi, le campagne di sensibilizzazione”. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)