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Bari in delirio per Renato Zero con il suo album «Autoritratto i concerti evento”. Un giro live per l’Italia accompagnato da band, coro e un’orchestra diretta dal

Maestro Adriano Pennino. A Bari due giorni completamente sold out nella serata inaugurale di venerdì 14 e quella del bis di domenica 16 giugno. Una scaletta composta da oltre vent’otto brani che hanno segnato l’ultra cinquantennale carriera musicale di Renato Fiacchini in arte Zero: grandi classici e perle rare, insieme a quelli contenuti nell’album pubblicato lo scorso dicembre per Tattica. “Non fermare questa musica in fondo all’anima “le parole della canzone “Vita” che hanno la capacità di riassumere tutto il nobile pensare del grande cantautore romano espresso con grandi capacità nelle due serate barese dell’Arena della Vittoria. Persone di ogni età, famiglie, generazioni intere hanno riempito gli oltre quarantatré mila posti per ascoltare in silenzio, molte volte in piedi a ripetere, quelle parole raffinate che riescono da sempre a stimolare l’emozione del pensare e del cuore di tanti; molti accorsi per obbedire al richiamo della voce vera del tempo che scorre. Ci sono tutti in una fila si mostra nonna, mamma e figlia: tre generazione vive che vogliono cantare, pensare e riflettere con Renato Zero. Perché in fondo il destino di questo grande Totem della canzone italiana è quella di iniettare nelle vene di ognuno il virus della speranza. Puntuale, come nel suo stile, sale sul palcoscenico inondato dalle luci di una bellissima scenografia ma circondato dalle luci di tanti telefonini che illuminano il cuore del cantautore romano. Versi, rime liriche, componimenti per ogni tempo cantate e ricantate dalla gente, finanche da molti bambini portati per educare alla musica buona. Da “favola mia”, “Cercami”, “Morire qui”, “Spiagge”, “Amico”, “Voyer”, “Il grande mare”, “Vita”, “Il cielo” e infine “I migliori anni della nostra vita”. Tanti abiti glitterati da colori abbastanza sobri con nel suo stile storico per ricandidare la sua autenticità e per dire che conta la persona, il cuore e la forza del proprio animo. Insomma due serate di grande emotività, gente con il desiderio di  continuare a stare con lui costringendolo dopo la mezzanotte a cantare altre due canzoni. Poi l’emozione più grande: un bambino che sale sul palcoscenico per omaggiarlo di un mazzo di fiori da parte dei suoi genitori. Una forte acclamazione ha riempito l’intera atmosfera e l’Arena della Vittoria. Un suono come richiamo per dire a Zero: Tu sei i migliori anni della nostra vita. Stringici tutti perché nessuna notte è infinita.

( Sophia Lanza) – Oreste Roberto Lanza

 

 

Oreste Roberto Lanza

Oreste Roberto Lanza è di Francavilla Sul Sinni (Potenza), classe 1964. Giornalista pubblicista è laureato in Giurisprudenza all’Università di Salerno è attivo nel mondo del giornalismo sin dal 1983 collaborando inizialmente con alcune delle testate del suo territorio per poi allargarsi all'intero territorio italiano. Tanti e diversi gli scritti, in vari settori giornalistici, dalla politica, alla cultura allo spettacolo e al sociale in particolare, con un’attenzione peculiare sulla comunità lucana. Ha viaggiato per tutti i 131 borghi lucani conservando tanti e diversi contatti con varie istituzioni: regionali, provinciali e locali. Ha promozionato i prodotti della gastronomia lucana di cui conosce particolarità e non solo.