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(Adnkronos) – Eni si posiziona al primo posto nella categoria “Corporate Compliance” agli “EY Risk Transformation Awards” che premiano le imprese eccellenti nella gestione del rischio. Gli “EY Risk Transformation Awards”, alla loro prima edizione italiana, si sono svolti nell’ambito del Global Risk Forum 2024 e rappresentano il riconoscimento di EY – leader mondiale nei servizi professionali di revisione e organizzazione contabile, assistenza fiscale e legale, transaction e di consulenza – per le imprese che con un approccio innovativo si sono distinte nella gestione del rischio trasformandolo in un’opportunità strategica. L’iniziativa conferma la centralità delle funzioni di controllo interno e di gestione dei rischi che assumono un ruolo sempre più determinante e strategico nel raggiungimento degli obiettivi aziendali. Il premio è stato attribuito da una giuria indipendente, composta da rappresentanti del mondo accademico ed istituzionale, che ha valutato l’impegno di Eni nella ricerca e sviluppo di soluzioni innovative ed integrate in ambito Compliance. In particolare, la giuria ha valorizzato la scelta della Società di costituire nel 2016 una struttura dedicata di compliance integrata, alle dirette dipendenze dell'Amministratore Delegato, dimostrando così un approccio proattivo e avanguardistico in questo ambito. Luca Franceschini, Direttore Compliance Integrata di Eni ha dichiarato: “Da tempo Eni ha scelto di impegnarsi per evidenziare il ruolo fondamentale della compliance e dei temi etici nella gestione del business e ciò è stato reso possibile dall’istituzione di una funzione di compliance integrata, nonché dal contributo delle proprie persone nella diffusione di una cultura di conformità etica e responsabilità all’interno dell’azienda. Il riconoscimento di EY – che si aggiunge all’ottenimento quest’anno della certificazione ISO 37301:2021 a conferma della solidità del modello di compliance adottato dalla Società – ci rendono orgogliosi del lavoro svolto finora e ci sostengono nella continua promozione dei valori di integrità e trasparenza”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.