Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) –
Ramzan Kadyrov pubblica un post 'imprudente' e 21 soldati russi vengono uccisi dalle forze armate dell'Ucraina. Canali Telegram russi puntano il dito contro il leader ceceno, troppo disinvolto nella gestione della comunicazione per evidenziare i presunti meriti dei soldati del battaglione Akhmat per la conquista del villaggio di Ryzhivka, smentita però dalle autorità ucraine. Nel suo post, però, Kadyrov ha fornito indicazioni logistiche che sono state sfruttate da Kiev, secondo quanto affermano canali Telegram russi. Gli ucraini hanno sfruttato le informazioni per colpire nella zona e uccidere 21 soldati russi. "Ramzan Kadyrov è stato responsabile della morte di oltre 20 soldati russi nella regione di Kursk", si legge nei post. "Non è la prima volta che entriamo a Ryzhivka, i nostri uomini vanno lì in continuazione. Ma questo idiota ha deciso di vantarsi di chissà cosa. Come risultato, il nemico ha colpito un gruppo di soldati al confine nella regione di Kursk: abbiamo 21 morti". La vicenda sarebbe finita sotto i riflettori di elementi delle forze armate russe, che vorrebbero sottoporre l'argomento all'attenzione di Mosca: l'episodio, al di là delle presunte responsabilità di Kadyrov, a quanto pare è l'ennesimo caso in cui viene evidenziato in maniera spropositata il ruolo dei reparti ceceni in guerra: in generale, il contributo degli uomini inviati da Kadyrov è ritenuto marginale e 'coreografico', senza reale impatto al fronte. Il tema del resto è noto sin dalle fasi iniziali della guerra, quando sui social – TikTok compreso – abbondavano i video in cui i ceceni si esibivano in azioni plateali con ampio utilizzo di armi automatiche in contesti di guerriglia urbana a Mariupol, senza però nessun nemico davanti.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.