Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – William Anders, astronauta che partecipò nel 1968 alla missione dell'Apollo 8, che per prima orbitò intorno alla Luna, e scattò la famosa foto della "Terra che sorge", è morto a 90 anni nell'incidente di un aereo che lui stesso pilotava nello stato di Washington. "Mio padre è morto in un incidente aereo sulle isole di San Juan, la famiglia è devastata e piange la morte di un grande pilota", ha dichiarato alla Cnnil figlio, Greg Anders.  L'ufficio dello sceriffo della contea di San Juan ha dichiarato che un aereo è precipitato in mare al largo delle coste dell'isola di Jones. La Guardia Costiera ha poi comunicato che una squadra di sommozzatori hanno recuperato il corpo del pilota, l'unico a bordo del biposto, descritto come un "vecchio modello di aereo". Nato nell'ottobre del 1933 ad Hong Kong, Anders aveva frequentato la United States Naval Academy e poi era passato alla US Air Force, diventando pilota di caccia. Nel 1964 fu selezionato dalla Nasa come astronauta, partecipando a diverse missioni. La missione Apollo 8 fu lanciata il 21 dicembre 1968 per fare un'orbita intorno alla Luna in preparazione della missione Apollo 11 che l'anno seguente arrivò sulla luna. Anders era il pilota del modulo lunare, alla missione parteciparono anche Frank Borman, che era il comandante, e James Lovell Jr.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.