Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) –
Misure di sicurezza speciali per Vladimir Putin, sempre più protetto dall'apparato di Mosca. Il Servizio di sicurezza presidenziale (Sbp) del Servizio di guardie federale (Fso) che protegge il presidente e le altre alte cariche dello Stato in Russia ha elevato, con l'approvazione del leader del Cremlino, le già stringenti misure per proteggere il presidente, hanno reso noto tre diverse fonti citate dal Moscow Times.  Putin "è protetto da un intero esercito di guardie, visibili e invisibili", ha spiegato una di loro, a margine delle celebrazioni per la giornata della Vittoria. Fra i fattori di rischio considerati dal Cremlino vi è il mandato di arresto della Corte penale internazionale, droni ucraini, azioni di sabotaggio e attacchi di matrice islamista. Un upgrade della sicurezza del presidente è arrivato dopo l'assassinio del Premier giapponese Shinzo Abe, nel 2022, e l'attentato del mese scorso al premier slovacco Robert Fico.  Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, smentisce che ci siano stati cambiamenti ma in realtà i controlli sono pervasivi, dall'assaggio di ogni alimento con un laboratorio portatile che segue Putin ovunque, agli chef personali anche loro sempre in viaggio, spesa inclusa, con il Presidente.  Dal 2023, Putin, sotto la giacca, in pubblico indossa un giubbotto anti proiettile. Quando lo scorso 9 maggio Putin ha deposto una corona alla Tomba del milite ignoto alle pendici del Cremlino era circondato da una ventina di agenti con gli occhiali da sole e armati di sistemi dalla forma di una valigetta. Decine di altri agenti erano rimasti fuori dall'inquadratura delle telecamere e decine di cecchini dell'Sbp si trovavano sul tetto del Cremlino, dei magazzini Gum, e di altri edifici intorno alla Piazza rossa.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.