Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) –
Donatella Di Pietrantonio con il romanzo 'L'età fragile' (Einaudi) è la vincitrice dell'undicesima edizione del Premio Strega Giovani promosso da Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Strega Alberti Benevento, in collaborazione con Bper Banca, media partner Rai, sponsor tecnici Librerie Feltrinelli e Sygla. Quello di Donatella Di Pietrantonio, con 138 preferenze su un totale di 605, è stato il libro più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da 103 scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero. Al secondo e terzo posto si sono classificate Antonella Lattanzi, autrice di 'Cose che non si raccontano' (Einaudi), con 72 voti, e Chiara Valerio, autrice di 'Chi dice e chi tace' (Sellerio), con 67 voti. I tre libri ricevono un voto valido per la designazione dei finalisti al Premio Strega. La cinquina sarà votata domani pomeriggio, mercoledì 5 giugno, al Teatro Romano di Benevento.  La vincitrice dello Strega Giovani è stata annunciata oggi pomeriggio a Roma durante l’evento condotto da Loredana Lipperini che si è svolto al Teatro di Tor Bella Monaca. Hanno partecipato con Nicola Franco, presidente del VI Municipio, e Filippo D'Alessio, direttore del Teatro di Tor Bella Monaca, Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, e Giuseppe D'Avino, presidente di Strega Alberti Benevento.  Nel corso dell'evento Camilla Pedraglio, responsabile Servizio External Relations di Bper Banca, ha annunciato il Premio Strega Giovani per la migliore recensione assegnato a Federica Pitone del Liceo Scientifico Statale Zaleuco di Locri (Rc), che ha ricevuto una borsa di studio offerta dalla Banca.   —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.