Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – E’ il liceo scientifico G. Terragni di Olgiate Comasco (CO) il vincitore del primo premio all’ottava edizione di Mad for Science, concorso nazionale promosso dalla Fondazione Diasorin, con il progetto 'Pla: un futuro sostenibile?'. Il team di studenti del liceo ha vinto 75 mila euro per implementare il proprio biolaboratorio a partire dall’anno scolastico in corso. “Il progetto – commentano, a margine della premiazione, gli studenti del Liceo G. Terragni Speranza Avino, Noemi Caputo, Marco Bonardi, Giovanni Gaion, Beatrice Mauri e la professoressa Silvia Boi – riguarda una bioplastica che viene utilizzata dalle stampanti 3D, ci aspettiamo che in futuro sia molto presente nei rifiuti. Prevede tre possibili destini per questa plastica e come possibilmente verrà riciclata, compostata o si biodegraderà nell'ambiente. Come abbiamo ribadito nella nostra presentazione, possiamo notare come gli animali acquatici spesso vengano danneggiati dalla tossicità presente nei mari a causa delle bioplastiche, ad esempio le tartarughe; sappiamo della presenza, purtroppo, di vere e proprie isole di plastica nei nostri oceani. Questo ci porta a renderci conto dell'effettivo problema che attanaglia la nostra Terra in questo momento”.  “Sicuramente – proseguono gli studenti e la docente – Mad for Science ha rappresentato una bellissima esperienza, abbiamo avuto la possibilità di lavorare in gruppi, il ché sicuramente ci ha aiutato E’ stato anche divertente perché ci ha dato la possibilità di conoscere tante persone. Poi ovviamente i compagni sono stati di grande supporto, ci hanno anche aiutati con le riprese, i montaggi, ne è risultato un lavoro di squadra a tutti gli effetti, anzi si può dire che hanno lavorato assieme a noi. Ogni classe si occupava di un'esperienza, il progetto alla fine ha coinvolto 5 classi e 97 studenti, e tra questi anche alcuni ragazzi di seconda. Portiamo a casa di sicuro un'emozione mai provata prima, davvero non ce l'aspettavamo, però una volta che abbiamo sentito il nostro nome ci siamo sciolti in una forte emozione Ci portiamo a casa nuovi amici, nuove esperienze e tanta nuova conoscenza. Invitiamo chiunque voglia buttarsi in questo campo a farlo, perché, davvero, si può fare!”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.