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(Adnkronos) – Le grandi manifestazioni sportive, soprattutto quelle calcistiche, regalano sempre storie straordinarie che portano alla ribalta, nel bene e nel male, tantissimi protagonisti. Cosa succederà a Euro 2024? Gli esperti Sisal hanno analizzato record e underdog, prestazioni epiche e flop clamorosi. L’Italia torna in Germania da Campione in carica. I ragazzi di Spalletti vanno a caccia di un bis riuscito, nella storia della competizione europea, solo alla Spagna nel 2008 e nel 2012. Gli esperti Sisal ritengono l’impresa tricolore tutt’altro che semplice, ma non certo impossibile vista la quota 16 con cui è data la conferma del titolo conquistato a Londra. L’Italia vuole andare, nuovamente, a Berlino. Michel Platini, per tutti semplicemente Le Roi, trascinò la Francia al primo Europeo della sua storia stabilendo un primato che resiste ancora oggi a distanza di 40 anni: 9 reti in appena 5 gare. Tanti i bomber che, a Euro 2024, proveranno a battere il record di Platini: l’impresa di vedere uno dei protagonisti realizzare almeno 10 reti pagherebbe 66 volte la posta. L’edizione dell’84 alla Nazionale francese portò un altro primato ancora imbattuto: i Galletti misero a segno ben 14 reti. Gli esperti Sisal danno però fiducia alle squadre in gara visto che la caduta del record si gioca a 2,00. Non solo favoriti e campioni attesi. La storia dello sport è contrassegnata anche dagli Underdog. Uno degli esempi più eclatanti è quello della Danimarca, oggi campione a 33. Correva l’anno 1992 quando la Jugoslavia fu esclusa e al suo posto entrarono i danesi ripescati, nel vero senso della parola, direttamente dalle vacanze: Laudrup e compagni sorpresero tutti battendo in finale la Germania e aggiudicandosi il titolo. Dodici anni dopo, la Grecia regalò un’impresa storica sconfiggendo, a casa propria, il Portogallo di Cristiano Ronaldo. A Euro in tanti sognano di recitare il ruolo dell’Underdog e unirsi a questo club: a chi toccherà quest’anno? La Serbia dei fratelli Milinkovic-Savic e di Dusan Vlahovic potrebbe ambire a sorprendere tutti: tecnicamente i giocatori slavi non hanno nulla da invidiare a nessuno ma, come spesso accade nelle grandi manifestazioni, devono solo trovare la giusta determinazione. L’impresa della Serbia è infatti offerta a 100. Spagna, Italia e Francia. Queste le uniche nazionali che sono riuscite nell’impresa di imporsi davanti ai propri tifosi, motivo per il quale i supporter della Germania, vincente a 7,50, stanno facendo i debiti scongiuri. È la seconda volta che l’Europeo si gioca in terra tedesca, dopo l’edizione del 1988 quando, a trionfare, fu l’Olanda di Gullit e Van Basten: per quest’anno la formazione allenata da Julian Nagelsmann – l’unica insieme alle Furie Rosse ad aver vinto per tre volte – ha un doppio obiettivo: festeggiare all’Olympiastadion il quarto alloro europeo e interrompere un digiuno di successi che manca dal 1996. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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