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(Adnkronos) – "Siamo a dei numeri impressionanti che poi ci lasciano tanto margine ancora, c’è più del 62% di occupati, che è il numero più importante a oggi che ci sono le rilevazioni Istat, dal 1970 a oggi, significativo ma si può ancora implementare anche guardando i numeri medi europei del 70%". Lo ha detto Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro, intervenendo in video collegamento con il Festival del Lavoro a Firenze.  "Cosa è mancata all’Italia? Una parola – ha aggiunto Durigon -: l’orientamento secondo me è una cosa predominante in questa fase, dobbiamo orientare le skill professionali di giovani e meno giovani su quello che arriverà con la per essere pronti alla gestione di questa grande possibilità che viene data al nostro Paese". "Io non ho mai avuto paura dell'intelligenza artificiale- continua- , anzi penso che sia un grande sostegno per qualsiasi cosa vogliamo fare e anche in questo settore riusciamo a primeggiare perché abbiamo una forza di competenze tale che credo sarà una svolta anche per avere un Paese sempre più competitivo. Il mondo del lavoro sta cambiando ma cambia in continuazione anche senza intelligenza artificiale, per necessità, il Covid è stato uno spartiacque incredibile".  "Non potrebbe essere diversamente – sottolinea- : l'intelligenza artificiale deve non solo creare occupazione ma anche dare maggiore sicurezza sul lavoro, è una possibilità determinante. Io provo rabbia perché muoiono ancora tantissime persone e vi garantisco che cerchiamo di capire come gestire al meglio questa cosa".  "Però da anni abbiamo questi numeri – ha aggiunto -; quindi dobbiamo cambiare questa cultura e se ci possiamo far aiutare dall'intelligenza artificiale, che comunque sia aiuti a diminuire i morti, potrebbe diventare il braccio armato per l'Inail". —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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