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(Adnkronos) – "L'intelligenza artificiale può fare moltissimo sulla sicurezza sul lavoro, credo che sia un supporto importante e che gli ospiti del Festival abbiano potuto vedere la robotica quale strumento possa rappresentare come ausilio al lavoro umano e alle attività lavorative complesse e conseguentemente rischiose. Il lato buono dell’Ia? Creare strumenti che facciano lavorare meglio l’uomo non sostituendolo integralmente. Il lato cattivo è quando diventa una sostituzione integrale di uomo con la macchina". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo alla giornata conclusiva del Festival del lavoro a Firenze.  "Credo che sia importante -ha continuato- mantenere una visione in cui l’uomo è al centro delle riflessioni". Per il ministro, "il rischio dell’Ia di tipo generativo all’interno delle professioni è un rischio reale e concreto quando c’è una operazione intellettuale".  "Se faremo fare alle macchine le attività intellettuali che solitamente fa il professionista faremo un passo indietro rispetto a sottolineare quanto la funzione sussidiaria delle professioni sia importante per lo Stato". Sul tema infortuni il ministro ha poi sottolineato: "Credo sia fondamentale e importante affrontare il tema della sicurezza sul lavoro con un approccio centrato alle norme che si introducono e gli effetti delle stesse, però il tema della cultura della sicurezza e della prevenzione è assolutamente centrale. Ci vuole una grande sensibilità, interventi normativi che possano tener conto di quello che si sta manifestando nel mondo del lavoro. Parlare di controlli vuol dire fare le cose per bene, mettendo risorse, aumentando ispettori, come abbiamo fatto, dandogli strumenti per vigilare meglio". "Misure che col senno di poi da fare prima? Tutto è stato fatto secondo delle tappe e dei programmi che necessariamente devono tener conto anche di momenti di confronto con le parti sociali per comprendere come indirizzare le cose. Anche il tema della patente a crediti, che alcuni è piaciuta e per altri è stato strumento di contestare se fosse a punti o a crediti, credo avesse bisogno di una valutazione e di un processo che ancora non si è concluso, è ancora aperta la fase di confronto per la scrittura del testo. Bisogna qualificare le aziende soprattutto in un settore come quello dell’edilizia e avere una consapevolezza che è un settore delicato dove non ci si può improvvisare. E poi ci è voluto anche tanto coraggio perché attuiamo una norma che è da 16 anni nel Testo unico e la accompagniamo anche da una ulteriore riflessione sul profilo sanzionatorio della somministrazione illecita di lavoro che noi ripenalizziamo, era una proposta dei consulenti del lavoro".  Calderone ha sottolineato che "la norma ha significato importante nel contrasto al fenomeno illecito che è uno dei reati più odiosi perchè si tratta di sfruttamento e in alcuni casi caporalato", ha concluso.  "Vedo che ci sono segnali – ha continuato- estremamente incoraggianti: prossima settimana avremo i dati sull'alternanza scuola lavoro e sul sistema duale. Posso dare delle anticipazioni: nell'anno 2022-23 abbiamo avuto un aumento delle iscrizioni ai percorsi di formazione professionale Iefp del +160 e del 340% al Sud. Sta cambiando la visione delle famiglie rispetto ai percorsi di formazione lavoro che erano considerati un po' di serie C".  "I due milioni di Neet noi li dobbiamo azzerare totalmente, partendo dal presupposto che le grandi sfide, compresa quella dell'intelligenza artificiale, richiedono di essere preparati, di essere formati, quindi stiamo lavorando sul fronte della formazione professionale". "Legando tutti i fenomeni del mondo del lavoro – ha osservato – a quelle che poi sono le grandi transizioni e le grandi sfide anche sul fronte demografico, abbiamo bisogno di portare i giovani e le donne al lavoro, prima di tutto perché è una questione di giustizia sociale: le donne devono poter lavorare, e lo stesso devono fare i giovani, nel momento in cui nei prossimi cinque anni prevediamo di vedere uscire dal mercato del lavoro 4,5 milioni di persone". "Con il collega Fitto siamo impegnati per definire un percorso che ci consenta di notificare nuovamente il nostro interesse a proseguire con lo strumento" di Decontribuzione Sud, "il quale però nel suo senso e nella sua accezione di eccezionalità non può proseguire oltre il 30 giugno".  "Non credo che si possa far polemica – ha spiegato – di fronte a una situazione oggettiva. Decontribuzione Sud si basa su un sistema di riconoscimento di fondi che è il Temporary framework, prima per il Covid e poi per la crisi conseguente alla guerra in Ucraina. Il Temporary framework così come lo conosciamo scade il 30 giugno, per cui nel fare la notifica per la prosecuzione di questo intervento noi rientriamo all'interno delle norme che ai sensi dell'articolo 108 del trattato fondativo dell'Unione Europea richiamano la modalità con cui si gestiscono gli aiuti di Stato". Calderone ha detto che "siamo pronti a fare tutte le valutazioni necessarie, le stiamo facendo, cercheremo e siamo impegnati a portare a casa il risultato". "E' evidente che ci muoviamo in un contesto in cui la Commissione è a fine mandato e ci sarà presto il rinnovo del Parlamento Europeo. Però da parte nostra c'è tutto l'impegno. Nel contempo abbiamo sottolineato nel decreto Coesione quanto siamo interessati a continuare a investire al Sud, con una differenziazione degli interventi che abbiamo inserito a vantaggio proprio delle regioni della zona economica speciale del Mezzogiorno d'Italia", ha concluso.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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