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(Adnkronos) – L’esercito israeliano è determinato a prendere il pieno controllo militare del nord di Gaza. Da mezzanotte i militari hanno intensificato il bombardamento del campo di Jabalia. L'intero campo è sotto il fuoco israeliano mentre i combattimenti continuano nel cuore della città. I video dell'ala militare di Hamas mostrano violenti scontri nelle strade. Alcune persone sono state uccise nelle strade del campo profughi di Jabalia. Le forze israeliane hanno anche distrutto dozzine di edifici residenziali, spingendo altri residenti del campo a fuggire nella parte occidentale di Gaza City, riporta al Jazeera. "Abbiamo anche sentito da testimoni che sono in corso bombardamenti nelle vicinanze dell'ospedale Kamal Adwan nella città di Beit Lahiya. I soccorritori stanno lottando per raggiungere la zona per evacuare i feriti". I carri armati israeliani hanno circondato l'ingresso della città di Beit Hanoon, dove alcune famiglie di Jabalia sono fuggite per rifugiarsi. L'esercito ha circondato completamente i centri di evacuazione della zona, mentre i carri armati continuano a sparare nell'area. Il comandante di Hezbollah Hussein Mahadi è stato eliminato dopo un attacco che ha preso di mira il suo veicolo nella regione di Sidone, nel Libano meridionale. Lo ha riferito la rete televisiva saudita Al-Hadath. "Fino ad oggi non avete fatto nulla per il rilascio degli ostaggi! Come potete chiedere un cessate il fuoco prima di fare tutto il possibile per riportare a casa gli ostaggi?". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Gilad Erdan, intervenendo al dibattito del Consiglio di sicurezza sulla situazione degli ostaggi di Gaza. "Se il Consiglio vuole davvero che la guerra finisca – ha aggiunto – dovrebbe mettere la questione della liberazione degli ostaggi in cima all'ordine del giorno". Il bilancio delle vittime a Gaza a causa degli attacchi israeliani dal 7 ottobre sarebbe intanto salito a 35.303 persone, secondo il Ministero della Sanità della Striscia, che aggiunge come 79.261 persone siano rimaste ferite e che un certo numero di altre vittime siano rimaste intrappolate sotto le macerie e sulle strade perché le squadre di ambulanze e i soccorritori non possono raggiungerle. Nelle ultime 24 ore, 31 persone sarebbero state uccise e 56 ferite dagli attacchi israeliani. Diversi droni sono stati lanciati dal Libano verso la Galilea occidentale, facendo scattare le sirene in numerose comunità. Secondo l'Idf, almeno uno dei droni è stato abbattuto dalle difese aeree sul mare e un secondo drone si è schiantato vicino alla comunità settentrionale di Ga'aton. Nell’Alta Galilea sono suonate nuove sirene per sospetta incursione di droni. La Spagna ha rifiutato il permesso ad una nave che trasporta armi diretta in Israele di fare scalo nel porto sud-orientale di Cartagena. Lo ha reso noto su X il ministro dei Trasporti spagnolo Oscar Puente, aggiungendo che la Marianne Danica ha chiesto il permesso di fare scalo a Cartagena il 21 maggio. Secondo El Pais, la nave trasporta quasi 27 tonnellate di materiale esplosivo proveniente da Madras, in India. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)