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(Adnkronos) – "Se si mette a confronto reddito di cittadinanza con assegno di inclusione si dice che quest'ultima ha minore presa. Ma noi abbiamo fatto due misure: l'assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro. Nel momento in cui abbiamo creato la piattaforma per l'inclusione lavorativa abbiamo fatto un'operazione mai fatta, messo in contatto tutti coloro che hanno una competenza o posseggono un dato, per darci la possibilità di creare un percorso di lavoro". Così Marina Calderone, ministro del Lavoro, intervenendo al Festival del lavoro a Firenze.  "I lavoratori ci sono ma dobbiamo puntare sulla qualità della formazione, una formazione che accompagni realmente le persone in azienda". "Abbiamo detto no al salario minimo – ha proseguito -perché portiamo avanti un principio che è diverso e cioè che è giusto che attraverso dialogo e concertazione siano i contratti nazionali di lavoro a fare la differenza. E questi devono esser aiutati anche attraverso investimenti da parte dello Stato, con un sostegno per il recupero della produttività".  "Ricevo spesso attacchi strumentali – ha detto Calderone – , ma nessuno viene mai a sedersi davanti a me a sostenere una discussione con un linguaggio giuridico: vuol dire che allora qualcosa in trenta anni di professione l'ho imparato. Mi piace confrontarmi con qualcuno che non la pensa come me, una critica reale insegna molto di più di un apprezzamento non spontaneo. Io sono sempre orgogliosa di quando qualcuno presentandomi dirà il ministro del lavoro è un consulente del lavoro".  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.