Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – "Questo studio e questo evento rappresentano una tappa di sviluppo nel nostro lavoro di Fondazione Gi Group e Gi Group Holding nella linea di impegno per il lavoro sostenibile che è la nostra definizione di fondazione. Parlare di sostenibilità riferita al lavoro è qualcosa per noi di molto concreto, il nostro Manifesto dice che il lavoro sostenibile è sicurezza e legalità nell'ambito del lavoro, occupabilità delle persone lungo il corso di tutta la vita, superare il più possibile gli ostacoli che tengono le persone fragili fuori dal mercato del lavoro. E tutto ciò nella salvaguardia delle risorse per le generazioni future. Per me questo in sintesi significa lavorare bene è un grande bene, è molto più grande del valore economico del lavoro. Per questo esserci dedicati al lavoro sostenibile è stato un passo naturale". Così Chiara Violini, presidente Fondazione Gi Group, intervenendo all'evento 'Donne, lavoro e sfide demografiche' di Fondazione Gi Group e Gi Group Holding in collaborazione con Valore D, con la presentazione dell'omonimo studio.  "Quello di oggi -ha spiegato- è il secondo grande studio che abbiamo avviato. Il primo lo abbiamo fatto a settembre scorso sui giovani, l'altro grande tema del nostro Paese. Abbiamo quindi cercato di leggere il tema dell'occupazione femminile con la natalità perchè non possiamo permetterci di affrontare questa problemi in modo separato. Le correlazioni non sono banali, lo studio ce lo fa capire e aiuta a individuare le best practice per potere arrivare a un cambiamento. Anche questo studio applica un visione allargata, ad altri Paesi europei, e con oggi possiamo avere un ulteriore passo di quella trasformazione che è dentro la nostra missioni di fondazione", conclude.     —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.