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(Adnkronos) – "Ricevo minacce pazzesche, che ho ignorato per anni, perchè il silenzio mi sembrava la cosa migliore. Mi dicono di stare attenta, di stare a casa, di non andare, ma io sono attiva, a me piace vivere, stare con le mie amiche e i miei amici. Ho tante passioni, dovrei stare a casa ad aspettare che qualcuno venisse ad ammazzarmi? No". Così la senatrice Liliana Segre nel suo intervento al Memoriale della Shoah a Milano durante un evento organizzato dall'Oscad.  "Mi preoccupo di questi odiatori, che hanno problemi gravissimi e che dunque dovrebbero essere curati. Forse – dice – ho vissuto invano, dato che per trent'anni sono andata nelle scuole a raccontare cosa mi era successo e cosa era successo e mi ritrovo a 93 anni e mezzo quasi 94, a sentirmi dire stai attenta, perché fai la tua vita normale?".  Solidarietà a Segre è arrivata da istituzioni e politica. "Sincera e affettuosa vicinanza" le è stata espressa dal presidente del Senato Ignazio La Russa. "La violenza e le intimidazioni – ha sottolineato La Russa – non possono e non devono trovare spazio nella nostra società".  Il ministro dell'Università, Anna Maria Bernini sottolinea in un post su X come "non è facile riconciliarsi con la memoria. Non è da tutti trovare il coraggio di raccontare l’orrore. Liliana Segre lo ha fatto. E lo ha fatto – scrive Bernini – con coraggio, generosità, amore. Modulando il linguaggio. Trasferendo con calma la forza dirompente dei contenuti. Le dobbiamo tutti molto. E non saranno le ennesime e continue minacce a fermare l’intensità travolgente delle sue parole".  A definire Liliana Segre "una gigante del nostro tempo" è il leader di Italia Viva Matteo Renzi. "Penso che una delle persone che più mi mancherà del Senato, se sarò eletto al Parlamento europeo, dove andrò a differenza di altri, è proprio Liliana Segre”, ha detto Renzi sottolineando che "il tema dell'antisemitismo esiste, è ancora molto forte. Tutti noi dobbiamo combattere questa battaglia culturale e contemporaneamente lavorare per la pace in Medio Oriente, che vuol dire due popoli e due Stati, che vuol dire il rilascio degli ostaggi, che vuol dire la fine delle ostilità a Gaza e la distruzione di Hamas”. Per il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama "la violenza, le minacce non fermeranno Liliana Segre. Gli attacchi a Lei rivolti indignano e vanno respinti con forza. La sua vita, quello che ha vissuto e il costante impegno a non dimenticare i crimini nazisti e contro l’antisemitismo sono più forti di qualsiasi odiatore social. La Segre è la memoria storica di tutti noi, la sua tenacia e il suo coraggio ci ricordano ogni giorno i terribili crimini del passato, che non devono più ripetersi. Esprimo solidarietà a Liliana Segre a nome mio e dei senatori del gruppo Avs-Misto per la sua storia, per quello che rappresenta per tutti noi, per la sua testimonianza e per i valori che ha espresso e che ha portato in questo ramo del Parlamento. Un grande abbraccio a Liliana Segre". Lo . —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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