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Dal 19 al 23 giugno Medimex 2024 al MarTA, Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Medimex progetto Puglia Sounds, il programma della Regione Puglia per lo sviluppo del sistema musicale regionale attuato con il Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio Regionale per le Arti e la Cultura, cofinanziato dall’Unione Europea, Repubblica Italiana, Regione Puglia, realizzato con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, con il contributo di Birra Raffo, birra ufficiale del Medimex e con il patrocinio di Radio Rai. In cinque giorni sono previsti vari eventi tra i più importanti la mostra Bob Gruen: John Lennon, The New York Years e al Castello Aragonese il video mapping Infinite Loop, AI Endless Exploration. Concerti di The Smile,
Pulp e The Jesus and Mary Chain, con la mostra Bob Gruen: John Lennon, The New York Years e il video mapping Infinite Loop, AI Endless Exploration. La mostra Bob Gruen: John Lennon, The New York Years, allestita dal 19 giugno al 14 luglio racconterà, attraverso 60 fotografie e testi, la collaborazione più importante del fotografo, ovvero quella con John Lennon e Yoko Ono. Poco dopo che la coppia si era trasferita a New York nel 1971, Bob Gruen – che sarà presente al Medimex e parteciperà mercoledì 19 giugno ad un incontro al MarTA – divenne loro fotografo personale, oltre che amico, riuscendo così a documentarne, attraverso la sua macchina fotografica, immagini che li ritraevano sia nella vita professionale che in quella privata. Dal 20 al 23 giugno sulla facciata del Castello Aragonese di Taranto è in programma il video mapping Infinite Loop, AI Endless Exploration, opera originale di Roberto Santoro e Blending Pixels realizzata per il Medimex, azione di arte pubblica che vuole essere una riflessione sul tema della manifestazione. L’uso dell’AI si sta sviluppando in molti aspetti della vita quotidiana, sollevando dibattiti di natura etica e filosofica sul nostro rapporto con il progresso tecnologico e sulle opportunità ed i rischi che questo porta con sé. Diventa fondamentale l’esplorazione e l’esposizione di questo tema nella narrativa e nella rappresentazione artistica. Trovare una figura capace di rivelare l’essenza dell’AI – la certezza e il dubbio, la bellezza e l’orrore – è stato il primo focus del lavoro. Pensata non solo come esito concettuale di incroci culturali e di memorie iconografiche, l’immagine allegorica della Sirena connette insieme due aspetti: il simbolo dell’inganno e il mito legato alla fondazione di Taranto. La scelta di ritrarre l’AI con la una Sirena Cibernetica è funzionale a rappresentare la creatura che incanta l’umano, celando la propria pericolosità. L’AI seduce con la promessa della sua crescente efficienza – offrendo soluzioni avanzate e nuove opportunità in molteplici settori – e nasconde alcuni rischi che potrebbero costituire gravi minacce: è la prima tecnologia nella storia che può prendere decisioni autonomamente e sottrarci il potere, manipolare il nostro comportamento e prendere decisioni per noi o su di noi. La sirena-serpente, rappresenta un avvertimento: avvicinarsi all’AI con cautela e discernimento, consapevoli dei rischi nascosti sotto la sua superficie, è fondamentale. Fondamentale, però, è anche mantenere la prospettiva, evitando di creare panico: più volte, nel corso della storia l’avvento di nuove tecnologie ha suscitato preoccupazioni e timori, ma spesso queste stesse tecnologie hanno portato a sviluppi positivi e a nuove opportunità. La sfida è recuperare, conservare e conciliare i valori propri dell’essere umano e combinarli nel tempo presente secondo un modello sostenibile.
Oreste Roberto Lanza