Tempo di lettura: 1 minuto
(Adnkronos) – La nuova variante KP.2 è già stata rilevata in Italia, in Usa corre ed è la causa di 1 caso di Covid su 4. "Gli americani si stanno preoccupando per questa ultima variante che deriva da Jn.1. La KP.2 ha tre mutazioni interessanti ma in Usa si stanno preoccupando un po' troppo", afferma all'Adnkronos Salute l'epidemiologo Massimo Ciccozzi, tra gli autori di uno studio tutto italiano – Università Campus Bio-Medico di Roma (Francesco Branda, Chiara Romano) e Università di Sassari (Fabio Scarpa e Alessandra Ciccozzi) – dedicato alla variante KP.2 e inviato alla rivista 'The Journal of Infectious Diseases'. "E' vero che una di queste mutazioni è nel sito 455, una 'flip mutation', cambia l'aminoacido e destabilizza la struttura della proteina. Ma non significa che sia più immunoevasiva – non elude i vaccini anti-Covid – delle altre varianti o più pericolosa. Ricorda la variante Delta, ma manca una mutazione sul sito successivo e non è così aggressiva come lo è stata la Delta. Dal nostro studio emerge che non ci sono rischi di maggior virulenza ed evasione del sistema immunitario, tenderà a sostituire le varianti precedenti", sottolinea l'sperto. "Al solito si tende a confondere la fitness evolutiva con la fitness di contagiosità – continua Ciccozzi – Ad esempio, Ebola non si è evoluto poiché, pur con una grande contagiosità e virulenza, uccideva quasi tutti gli ospiti. E non è questo il caso per Sars-Cov-2: insomma, una cosa è la fitness evolutiva e la capacità di adattamento, una cosa è la fitness di contagiosità e gravità. Se aumenta la capacità di adattarsi, diminuisce la gravità di malattia. Comunque è bene monitorare il virus, senza creare inutili allarmismi". —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)