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(Adnkronos) – "A fronte della ferma contrarietà di altre formazioni politiche minori e per di più con accuse da più parti al governo di voler varare un provvedimento per qualche astruso secondo fine, l’esecutivo ha valutato opportuno non accogliere la richiesta". Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi, con riferimento alla vicenda delle firme per la presentazione delle liste in Europa.  
"Ieri il coordinatore di Democrazia sovrana e popolare Marco Rizzo ha chiesto e ottenuto un incontro a Palazzo Chigi – viene ricordato -. Come detto, Rizzo è stato ascoltato senza alcuna preclusione, c'era da parte del governo la disponibilità a venire incontro alla richiesta avanzata che appare in ogni caso ragionevole. Ciò con spirito collaborativo per favorire la partecipazione alla competizione elettorale e con l’aspettativa che la richiesta sarebbe stata condivisa in modo trasversale da tutte le forze politiche senza generare polemiche".  Sul caso era intervenuto ieri Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord e federatore della lista Libertà. "La norma ‘ad personam’ che il governo Meloni si prepara ad approvare domani in Consiglio dei Ministri per salvare Marco Rizzo (e Gianni Alemanno) – aveva detto – sarebbe un atto anti-democratico. Se questo governo tiene davvero alla democrazia allora conceda a tutti i partiti l’esenzione della raccolta firme e inoltre abbassi la soglia di sbarramento al 2 o 3%, considerando che l’Italia ha una delle soglie più alte a livello europeo. Questa sarebbe davvero democrazia. Chissà che ne pensa il presidente della Repubblica Sergio Mattarella?”. Oggi, quindi, la decisione sul caso. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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