Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – L'ultimo lunedì di aprile di 'VivaRai2!' si apre con la satira politica. "Meloni dice di scrivere 'Giorgia' sulla scheda per votarla. Al massimo così le danno il Sanremo del '95 – ironizza Fiorello, accompagnato come ogni mattina da Biggio, Casciari e tutta la banda del mattin show -. Gli altri si sono accodati, Vannacci ad esempio ha detto sulla sua scheda di scrivere 'Etero', Schlein invece 'quell'altra'…". C'è un episodio che ha destato grande scalpore nel weekend: la foto di La Russa a testa in giù, postata dall'attore e regista Michele Riondino: "Appena l'ho vista ho pensato 'ma questo non sa postare manco una foto, bastava ruotarla'. Invece no, è una cosa che si porta, proprio un'usanza del web", ironizza Fiorello. "Io ormai anche la Meloni se la vedo dritta non la riconosco più. La Russa questa volta ci è rimasto male non tanto per la foto ma per il fatto che Riondino ha detto che non ci sono più i fascisti di una volta", aggiunge. Lo showman rincara la dose con l'imitazione dell'inconfondibile voce del presidente del Senato: "Che stai dicendo, io da piccolo giocavo con l'allegro fascista! E quando avevo sete bevevo l'olio di ricino!".  Fiorello ha quindi affrontato inoltre uno dei temi che nel weekend ha fatto maggiormente discutere, ovvero la dichiarazione di Vannacci sulle 'classi speciali' per alunni con disabilità: "A volte ci tocca diventare seri. Le classi speciali, veramente…", dice sul tema con tono quasi sconsolato. "Io direi a questo punto mettiamo i biondi con i biondi, i neri con i neri, i ricci con i ricci, i rossi con i comunisti", ironizza in seconda battuta. La puntata si è chiusa quindi con un'apparizione a sorpresa: quella di Roberto Bolle, questa sera gran protagonista di uno spettacolo in prima serata su Rai1 in occasione della giornata della danza. Il ballerino ha parlato di questo ma non solo in videochiamata in diretta con Fiorello, regalando anche a tutti un piccolissimo saggio delle sue doti con qualche mossa di ballo, tra lo stretching mattutino e tante gag con lo showman. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.