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Il Conservatorio di Musica “N. Piccinni” di Bari ha presentato durante una gremita conferenza stampa il concerto “Passati Presenti” che si terrà nell’ambito del festival Exultet, il prossimo 22 aprile alle 20.30 nella Cattedrale di Bari. Il concerto evento rientra nel programma che l’arcidiocesi di Bari Bitonto ha organizzato dal 21 al 27 aprile. Il concerto, che vedrà la partecipazione del Conservatorio di Bari in prima linea, rappresenta un’anteprima mondiale ed inedita. Il progetto è stato presentato dal prof. Biagio Putignano coordinatore dell’evento, dal prof. Giovanni Pelliccia, direttore della Cattedra di Composizione, dal presidente del Conservatorio dott. Fabio Diomede e dal direttore del Conservatorio prof. Corrado Roselli e Don Antonio Parisi organizzatore del festival Exultet e dal rappresentante degli studenti e allievo di Composizione, Alessio Roma.
Il concerto “Passati Presenti” nello specifico vedrà un omaggio alle pagine musicali storiche del X secolo, riportate in vita attraverso composizioni originali per orchestra realizzate dalla collaborazione di quattro classi del Conservatorio dice il prof. Biagio Putignano coordinatore dell’evento. Sette brani appositamente composti con la notazione a campo aperto offrono un’esperienza musicale unica, dove gli studenti del conservatorio attingono ispirazione da queste affascinanti pagine del passato. Ogni brano, con una durata compresa tra 3 e 10 minuti, è stato orchestrato con cura e sarà eseguito da una formazione di 50 strumentisti, che preannuncia un’esperienza indimenticabile per gli appassionati di musica classica e contemporanea, continua il prof. Giovanni Pelliccia.
Le musiche di Marco Monno, Angelo Raffaele Selvaggi, Alessio Roma, Pasquale Turturro, Enrico Mangia, Alessandro Pipino e Lorenzo Lomartire prenderanno vita in un’unica esibizione che sicuramente resterà come pietra miliare della produzione concertistica del conservatorio che incanterà il pubblico che avrà la possibilità di parteciparvi, continua il presidente del Conservatorio Fabio Diomede. A dirigere questa straordinaria sinfonia saranno gli illustri direttori d’orchestra Antonio Legrottaglie, Giovanni Paolo Ferrara, Lorenzo Lomartire, Tommaso Reho, Valerio Dollorenzo, Roberto Casulli e Sergio Lapedota, sotto la guida del prof. Biagio Putignano conclude il direttore del Conservatorio prof. Corrado Roselli.
Durante l’incontro con la stampa nel foyer del Conservatorio è stato anche presentato il concerto della Brass Band che si terrà il prossimo 20 aprile nell’Auditorium “Nino Rota”, diretto dai Maestri Lito Fontana e Antonio Legrottaglie. Inoltre, durante l’incontro con i media il coordinatore della Brass Band del Conservatorio Piccinni, prof. Martino Pezzolla ha illustrato i dettagli del concerto che la sua band terrà il prossimo 5 maggio a Palanga, in Lituania, in occasione dell’EBBC – European Brass Band Competition, dando lustro alla Puglia e all’Italia intera in quanto la Brass Band del Conservatorio barese è l’unica formazione brass band dei Conservatori di tutta Europa.
La missione in Lituania contiua il direttore Corrado Roselli, sarà arricchita di ulteriori valori simbolici che saranno portanti in scena da una band di tutto rispetto e denotano quanto il nostro conservatorio lavora per l’internalizzazione e la cooperazione di studenti che saranno la classe musicale del futuro.
Gli ingressi dei due appuntamenti del 20 e 22 aprile sono gratuiti, e si invitano tutti gli amanti della musica a partecipare a queste serate che celebrano la musica e il connubio tra passato e presente attraverso le magiche note degli Exultet medievali e le composizioni moderne dei talentuosi musicisti coinvolti, vero vanto italiano.
Foto di Eleonora Gagliano Candela (riproduzione riservata)
LSD Magazine documenta l’attività del Festival Exultet che nasce a Bari con la collaborazione tra Conservatorio di Bari e Cattedra di San Nicola.
Sicuramente un appuntamento da non perdere, che denota l’impegno verso l’internazionalizzazione del nostro conservatorio. L’unione tra la cultura musicale del passato con il presente come fattore di fusion tra mondi distanti ma uniti culturalmente rappresenta un momento di crescita e riaffermazione di radici comuni europee.
Sicuramente una bella iniziativa che merita di essere divulgata.