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Il Teatro è vita, la migliore parte della verità di una persona. E’ meraviglioso proprio in quanto mette in scena gli stati d’animo, coinvolge mantenendo nel contempo le distanze della vita vera. Se
a questo vogliamo aggiungere la lingua natia, il vernacolare, quella lingua parlata in una comunità in un paese allora diventa scuola di emozioni e soprattutto di grande morale. Tutto questo è stata la commedia andata in scena sul palcoscenico del teatro Turoldo di Taranto: “E chiste so’ l’amice.”. Una sceneggiatura composta dal professore Pasquale Strippoli non nuovo a queste impegni di cultura e approfondimento sull’attualità odierna. Paradossi, contrapposizioni, ironie ben ritmate, hanno coinvolto la sala del teatro, sold out, con applausi continui e convinti permettendo di riconoscersi e riconoscere le tendenze attuali nei comportamenti liquidi. Alla fine a primeggiare la morale finale: conservare ed esaltare quello che abbiamo come essenziale per una giusta convivenza. Tre atti con il minimo e indispensabile tempo dovuto per raccontare la vita in famiglia tra dissapori, critiche e presunte mancanze di amore tra i due coniugi che alla fine con una finta dipartita, dal dissimulare si sono rivelate, manifestate mostrate con la giusta verità. Tutti bravi ad interpretare una commedia non facile, ma la buona esperienza teatrale, qualcuno con qualche sottigliezza teatrale, si è riusciti a portare a termine il racconto con applausi a scena aperta. Bravissimo Enzo Mannavola protagonista principale e Titti Marzio. Non da meno Marta D’Ippolito, Valerio Sebastio, Teresa D’Ippolito, Antonello D’Erasmo, Egidio Ciullo, Francesco Caracciolo, Anna Rita Lionetti, e Luca Chianura. Bravi la costumista Mariella De Donno e il suo aiuto Anna Maria Bruno. La vera Taranto è questa. Quella che sa raccontare, sa riflettere, sa ricordare, sa pensare cose essenziali. Taranto è quella che non perde di vista mai le cose essenziali della vita promuovendole e donandole a chi per un attimo si è distratto perdendo la dritta via. Del resto è rimasto soltanto il teatro la scuola vera dove poter insegnare e apprendere cosa sia veramente giusto. Pasquale Strippoli lo sa e lo riesce a fare con molta maestria.
Oreste Roberto Lanza