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(Adnkronos) –
E' stata un'agente di polizia a uccidere l'uomo, di circa 40 anni, che ha assassinato 6 persone in un centro commerciale di Sydney. Il killer, armato con un coltello con lama da 15 centimetri, attorno alle 15.20 ha iniziato a colpire a caso tra i clienti dei negozi uccidendo 5 uomini e 1 donna prima di essere freddato dalla poliziotta.
I testimoni, come riferiscono i media australiani, hanno assistito all'intervento dell'agente che è intervenuta e ha estratto la pistola: "Butta il coltello", ha ripetuto più volte all'uomo. Il killer non ha obbedito e, anzi, si è avvicinato minacciosamente all'agente che a quel punto ha aperto il fuoco e ha colpito l'uomo al torace: "Non poteva fare altro. Gli ha detto di buttare il coltello, lui non l'ha fatto. Non poteva fare altro", ha ripetuto un testimone.
Nella ricostruzione della terribile giornata spicca la morte di una donna di 38 anni, che era al centro commerciale con il figlio neonato. Il bimbo è stato colpito allo stomaco ed è stato operato d'urgenza nella serata di sabato. La madre, colpita anche lei, prima di crollare è riuscita a consegnare il bambino ad altre persone, che hanno tamponato le ferite inferte al piccolo prima dell'intervento dei soccorsi. Tra i racconti di sopravvissuti e testimoni, spicca quello di Raja Vignesh, che era nel centro commerciale con la moglie e con i figli di 6 anni e 13 mesi. "Ho visto un uomo con la barba lunga, aveva un coltello", dice descrivendo il caos con tavoli lanciati dai clienti contro l'aggressore. La famiglia si è rifugiata in un centro medico, dove è rimasta oltre un'ora: "Ai bambini abbiamo detto 'facciamo come se fossimo in un film. Fa paura ma finirà presto'". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)