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(Adnkronos) – "Anche noi, come servizio pubblico, abbiamo vissuto come un grande dramma quello che è accaduto a Stromboli. Uccidere una persona o fare male all'ambiente o gli animali è lo stesso. Si ferisce l'ecosistema. Penso che dobbiamo trovare una via d'uscita a quello che è stato un grande problema anche per la Rai. E la via d'uscita è capire come è stata fatta questa serialità, che è molto bella, e capiamo se piace agli strombolani prima di tutto, e poi capiamo se l'Italia la può vedere. Perché vedranno le bellezze". Lo ha detto Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction a margine degli Stati generali del Cinema in corso a Siracusa. Domani i vertici di Rai fiction incontreranno a Stromboli il sindaco di Lipari, Riccardo Gullo, per delineare le modalità per la "visione privata" della fiction sulla Protezione dal cui set il 25 maggio 2022 prese il via l'incendio della vegetazione dell'isola, mettendo anche a rischio l'incolumità degli abitanti. Saranno presenti la direttrice Maria Pia Ammirati e il vice Ivan Carlei. L'incontro segue quello tenuto dal sindaco con la popolazione, nel corso del quale la maggioranza degli strombolani si è espressa favorevolmente circa la proposta prospettata dalla Rai all'amministrazione comunale di proiettare il filmato "a porte chiuse" a Stromboli e solo per i suoi abitanti. Proiezione che – secondo la Rai, come riferito dal primo cittadino – ha l'intento di far decidere agli strombolani, una volta visto il prodotto finito, se sia il caso mandarlo in onda, con la convinzione che sia una buona promozione per l'isola. "Noi stiamo chiedendo di farla vedere prima a loro che è giusto e poi decideranno loro, questo è il massimo rispetto. Mi sembra difficile che non gli piaccia. E' una grande ferita. Io sono convinta che quello sia un servizio di tutti", dice. "Stromboli non ha bisogno di essere conosciuta, perché òe Eolie sono state palcoscenico di altro ma Stromboli è talmente bella vale la pena. Sentiamo cosa dicono loro, sono loro che hanno subito una grande ferita. Dobbiamo non solo chiedere scusa ma capire cosa significa per loro superare quel momento, al di là di quello che deciderà la magistratura". "Stiamo costruendo una bella storia – continua- che parla di donne mature, non più solo ragazze. Si chiama 'Balene' ed è una storia di tre grandi attrici, di una certa età si inventeranno un modo non solo pe rfare amicizia tra loro ma soprattutto diventeranno detective, Noi ogni giorni siamo a caccia di personaggi nuovi".  "Insieme a un personaggio spesso anche femminile, perché le donne funzionano tantissimo, noi riusciamo a vendere una identità molto profonda del nostro paese che è l'italianità. Ogni giorno inventiamo personaggi non siamo mai fermi. Basti pensare a Mina Settembre, Imma Tataranni e Lolita Lobosco".   —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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