Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – "Il Muccino di oggi direbbe al Muccino di inizio carriera che ti accadranno tante di quelle cose che non immagini neanche che possano esistere, belle e brutte. Alla fine si sono equiparate, ci sono state delle cose straordinarie e altre che sono stati abissi, soprattutto in America. Negli Stati Uniti ho conosciuto abissi. E l'estasi. Oggi sto benissimo Ma sono tornato in Italia da sette anni e ho avuto modo di fare tre film. Ho trovato il mio logo e il mio posto". Lo ha detto all'Adnkronos il regista Gabriele Muccino a margine degli Stati Generali del Cinema in corso a Siracusa. "Oggi ho trovato il mio linguaggio senza produttori invadenti come sono quelli americani che ingaggia il regista, mentre in Italia è il regista che va a cercare il produttore ma rimane all'apice, lì il regista è letteralmente licenziabile. Senti che sei il capitano della nave ma hai l'armatore sopra di te".  "Da quando ho iniziato a fare questo mestiere- continua- nel '97 è venuto a mancare il prodotto medio che ti garantisce la qualità. Bisogna offrire più qualità perché le piattaforme hanno creato una grande altipiano di prodotti di qualità. Oggi molti prodotti in tv sono comparabili al cinema. I film che vanno bene sono quelli considerati d'essay, che smuovono lo spettatore". "L'intelligenza artificiale andrà a sostituire gli scenografi, gran parte delle location verranno create attraverso L'IA, andrà a sostituire la figura del direttore della fotografia. Non potrà sostituire gli attori, per questo gli attori americani hanno fatto lo sciopero. Io, però, della scrittura non ho paura. Può essere un suggeritore ma la scrittura umana ha dinamiche emotive che sono insostituibili".Ha concluso il regista —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.