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(Adnkronos) – Michael J. Fox prenderebbe in considerazione un ritorno alla recitazione se gli fosse offerto un ruolo giusto che incorpori la 'realtà' della sua malattia. La star di 'Ritorno al futuro' ha annunciato il suo ritiro dallo schermo nel 2020, spiegando apertamente come la malattia di Parkinson abbia influenzato la sua memoria e reso difficile ricordare le linee di dialogo. Tuttavia, in una recente intervista a 'Entertainment Tonight', l'attore 62enne ha detto che prenderebbe in considerazione l'idea di recitare di nuovo ma a determinate condizioni: 'Reciterei se saltasse fuori un ruolo in cui potrei mettere dentro la mia realtà, le mie sfide e se potessi capirlo'. All'attivista ed ex attore di Hollywood è stato diagnosticato il morbo di Parkinson in giovane età, un anno dopo l'uscita di 'Ritorno al futuro – Parte III' nel 1990. A 29 anni il primo tremore al mignolo e la progressiva condizione neurologica ha gravemente compromesso la sua mobilità. Durante l'intervista con 'Entertainment Tonight', Fox ha dichiarato che il suo obiettivo più grande era 'mettere su famiglia' con sua moglie Tracy Pollan. 'Abbiamo quattro figli meravigliosi e questa è stata la cosa più importante', ha detto Fox riferendosi a Pollan, che ha sposato nel 1988. E poi c'è la fondazione. L'attore ha fondato la Michael J Fox Foundation per la ricerca sul Parkinson nel 2000, che ha raccolto più di due miliardi di dollari (1,58 miliardi di sterline). A febbraio, Fox ha ricevuto una standing ovation dopo aver fatto un'apparizione a sorpresa su una sedia a rotelle ai Bafta Film Awards a Londra per consegnare il premio come miglior film a Christopher Nolan per 'Oppenheimer'. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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