Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) – "Sento dire che giochiamo male e magari è anche vero". Massimiliano Allegri fa 'mea culpa' dopo la vittoria per 2-0 che la sua Juventus ottiene contro la Lazio nell'andata della semifinale di Coppa Italia. "Era importante per noi tornare alla vittoria, i ragazzi sono stati bravi, nel primo tempo siamo stati più equilibrati, nella ripresa abbiamo spinto contro un’ottima Lazio. Ora dobbiamo solo pensare a sistemare il campionato", dice Allegri a Mediaset.  In campionato la Juve ha vinto solo una delle ultime 9 partite. "Nel calcio ci sono anche questi momenti, i ragazzi sono stati bravi a giocare una partita del genere. Mi dispiace per Alex Sandro che ha giocato 300 partite e ha vinto 5 scudetti, è un professionista serio. Quando è entrato ha fatto due interventi importanti e credo che i fischi siano sbagliati ma dobbiamo rispettare i tifosi. Per fortuna Alex Sandro ha le spalle larghe e ha affrontato gli ultimi minuti nella maniera giusta", dice Allegri, che invece ha avuto il sostegno del pubblico. "Il coro dei tifosi? Ho grande rispetto per i tifosi che devono incitare la squadra. Sento dire che giochiamo male e magari è anche vero ma sotto il profilo dell’impegno non si può dire niente a questa squadra. Sicuramente alcune volte dovevamo fare meglio e lì la responsabilità è mia ma stasera abbiamo giocato con grande umiltà e determinazione e quando giochiamo così vengono fuori anche delle belle trame di gioco. I ragazzi si devono godere questa serata perché se la sono ampiamente meritata", afferma. "Cosa ho detto nello spogliatoio alla squadra a fine primo tempo? Ho detto di correre verso la porta avversaria che qualche soluzione la troviamo. Dico sempre che il calcio è semplice perché le cose più semplici sono le più difficili. Stiamo passando un momento negativo, dobbiamo sistemare il campionato e poi sarebbe bello giocare la finale della Coppa Italia ma dobbiamo fare un passo alla volta. Questo momento negativo è dipeso da tutti, in primis da me", conclude. —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.