Tempo di lettura: 1 minuto

(Adnkronos) – Sono scesi in piazza in 100mila a Gerusalemme davanti alla Knesset, il parlamento israeliano, per chiedere le dimissioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, elezioni anticipate e un accordo tra i leader di Israele che permetta di arrivare al rilascio dei 130 ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. Il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu "non rappresenta l'opinione pubblica israeliana", afferma il leader della protesta Moshe Radman secondo quanto riferisce 'The Times of Israel', a margine di una massiccia manifestazione anti-governativa a Gerusalemme. "Oggi sono tutti qui Brothers in Arms, Kaplan Force, tutti", dice citando vari movimenti di protesta. "Siamo qui fino a mercoledì. Prima di tutto, vogliamo le elezioni perché pensiamo che questo governo non rappresenti l'opinione pubblica", afferma. Le proteste si concentreranno intorno alla Knesset, ma si terranno anche in altri luoghi chiave, tra cui di fronte alla residenza di Netanyahu a Gerusalemme. All'inizio di domenica, il quotidiano Haaretz ha riferito che Radman ha detto a un piccolo gruppo di follower sui social media che l'obiettivo delle manifestazioni di Gerusalemme era quello di "creare un grande evento che sposti l'ago della bilancia" e fare pressione sul governo per programmare le prossime elezioni prima del Giorno dell'Indipendenza, fissato per il 13-14 maggio. Alla domanda se pensa che le manifestazioni avrebbero fatto cambiare idea a Netanyahu, Radman ha detto al Times of Israel che il primo ministro "non può ascoltare perché è nel bel mezzo della sua sopravvivenza politica e del mantenimento della sua leadership, ma spero che le persone della coalizione ci ascoltino e capiscano che l'unico modo in cui Israele si riprenderà da questo disastro sono le elezioni". —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.