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(Adnkronos) – Il 20% dei consumatori italiani sta considerando il passaggio a una pompa di calore nel 2024. E’ quanto emerge da un recente studio di Aira, azienda svedese di tecnologie per l’energia pulita, che ha fatto il suo ingresso in Italia lo scorso novembre 2023. Attualmente Aira è presente in Germania, Inghilterra e Italia e punta a raggiungere quota 20 mercati europei entro il 2030.
Nei prossimi 10 anni Aira stima 4000 nuove assunzioni in Italia, dove oggi conta oltre 180 dipendenti, e una penetrazione importante sul mercato, con la fornitura di soluzioni tecnologiche sostenibili in un milione di case in Italia e cinque milioni di abitazioni in tutta Europa. Nell’ottica di sensibilizzare sempre più persone verso l’adozione di sistemi per l’energia pulita, Aira sta inoltre lavorando per istituire le Aira Academies in tutta Italia e in Europa, corsi volti a formare fino a 10mila nuovi consulenti energetici Aira nel prossimo decennio.
In Europa il riscaldamento domestico è il terzo responsabile per le emissioni di CO2 e per oltre il 60% è ancora alimentato con combustibili fossili, che rappresentano il 40% delle emissioni domestiche totali. Attualmente, l'adozione delle pompe di calore è in fase iniziale nella maggior parte dei Paesi europei, con circa 130 milioni di famiglie che utilizzano ancora caldaie a gas. Entro il 2030 in Europa dovranno essere vendute e installate almeno 10 milioni di pompe di calore all'anno. Nel nostro Paese il 67% delle famiglie utilizza ancora combustibili fossili per riscaldare la propria casa e questo contribuisce a produrre il 12% delle emissioni di CO2. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)