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(Adnkronos) – Nuova 'provocazione' di Donald Trump che in un'intervista ha accusato gli ebrei che votano per il Partito Democratico di "odiare la loro religione" ed Israele.  "Ogni persona ebrea che vota per i Democratici odia la sua religione", ha dichiarato il candidato repubblicano alla Casa Bianca in un'intervista con Sebastian Gorka, un ex funzionario della sua Amministrazione. "Odiano ogni cosa di Israele e dovrebbero vergognarsi perché Israele sarà distrutto", ha rincarato la dose l'ex presidente, che ha anche accusato i Dem di "odiare Israele" date le critiche al primo ministro, Benjamin Netanyahu, per la guerra a Gaza. Non è la prima volta che Trump si lascia andare ad osservazioni del genere. Quando era presidente nel 2019, affermò che "tutti gli ebrei che votano per un democratico" mostrano "grande slealtà" o sono disinformati.  "Il presidente deve prendere una posizione ferma di fronte ad una vile retorica antisemita fuori controllo". Così un portavoce della Casa Bianca, Andrew Bates, definisce "attacchi agli ebrei americani" le dichiarazioni di Trump. Il portavoce della Casa Bianca ha poi ricordato come l'ex presidente abbia in passato diffuso stereotipi antisemiti ed appoggiato i gruppi di estrema destra e neonazisti protagonisti delle violenze di Charlottesville nel 2017."Non c'è nessun giustificazione nel diffondere falsi, stereotipi tossici che minacciano i nostri cittadini", ha detto Bates ricordando come più volte Biden abbia deciso di candidarsi alla presidenza nel 2020 "vedendo i neonazi a Charlottesville cantare gli stessi slogan ascoltati in Germania negli anni '30".  Anche il portavoce della campagna di Biden, James Singer, ha detto che Trump "dovrebbe vergognarsi" delle sue parole, secondo quanto riporta The Hill. "Donald Trump ha apertamente offeso gli ebrei americani e, secondo quanto riportato, crede che Adolf Hitler abbia fatto delle cose buone", ha continuato, riferendosi sempre ai fatti di Charlottesville quando l'allora presidente "lodò come 'brava gente' i neonazi che cantavano 'gli ebrei non ci sostituiranno'". Le dichiarazioni di Trump sono arrivate in un momento di grande tensione tra il governo di Benjamin Netanyahu e l'amministrazione Biden e dopo che Chuck Schumer, il leader della maggioranza dem al Senato, che l'esponente della comunità ebraica che ha il più alto incarico in seno alle istituzioni Usa, ha chiesto, in un discorso in aula, nuove elezioni in Israele accusando l'attuale governo di estrema destra di star trasformando Israele con il modo in cui sta conducendo la guerra a Gaza in un "paria internazionale". Molti esponenti democratici ebrei hanno duramente condannato le parole del candidato repubblicano: "Come osa Donald Trump dare lezioni a Chuck Schumer su cosa significa essere ebrei", ha detto Jamie Raskin, secondo quanto riporta Axios, definendo le parole del tycoon "una vergognosa diffamazione della vasta maggioranza degli ebrei americani". Il democratico ha poi ricordato come Trump abbia ospitato a Mar a Lago un esponente del movimento neo nazi, Nick Fuentes, che nega l'Olocausto. "Trump non ha religione, non è mai andato in chiesa, certo non sa nulla del Nuovo Testamento ed ancora meno degli ebrei e del loro impegno per la giustizia sociale e per Israele", gli ha fatto eco Steve Cohen. Accuse di antisemitismo sono arrivate anche da Debbie Wasserman che afferma che in questo modo "Trump dimostra di non essere idoneo alla presidenza". A queste critiche, la portavoce di Trump, Karoline Leavitt, ha replicato affermando che le parole dell'ex presidente sono "giuste": "L'amministrazione Biden ha dato milioni di aiuti a Gaza e al regime iraniano, i democratici al Congresso hanno firmato petizioni in sostegno dei terroristi di Gaza e si sono piegati alle richieste degli estremisti palestinesi di estrema sinistra". "Il partito democratico si è trasformato pienamente in un gruppo anti-Israele, antisemita e pro terrorista", ha concluso con evidente tentativo di conquistare spazio in un elettorato tradizionalmente favorevole ai democratici. Trump ha ottenuto solo il 30% del voto degli elettori ebrei nel 2016 e il 27% nel 2020. Dei 33 deputati ebrei americani solo due sono repubblicani. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

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