Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) –
A folle velocità sulla via Casilina, hanno perso il controllo dell'auto sulla quale viaggiavano, ribaltandosi più volte. La Bmw nera, risultata rubata, ha preso fuoco. Due uomini sono morti, un terzo, sbalzato fuori dall'abitacolo, è stato trasportato in ospedale in gravi condizioni. E' successo intorno alle 22,30 di ieri, sabato 16 marzo. Sul posto, intervenuti su segnalazione di alcuni passanti, i Carabinieri della Stazione di Segni, Gavignano e del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Colleferro. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'auto è arrivata all’altezza del comune di Segni al km.52.500 in direzione Anagni-Colleferro e, probabilmente per l’elevata velocità, si è ribaltata prendendo fuoco. I vigili del fuoco di Colleferro e Palestrina hanno domato le fiamme ma per due uomini incastrati tra le lamiere non è stato possibile far altro che constatare il decesso. Il terzo, sbalzato fuori dall’abitacolo, è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Colleferro e poi trasferito, per le gravi lesioni riportate, al Policlinico di Tor Vergata dove si trova tuttora ricoverato in pericolo di vita.  L’auto e degli arnesi da scasso, trovati all’interno del cofano, sono stati sequestrati dai Carabinieri. Le salme sono state portate al Policlinico Tor Vergata e identificate grazie anche alle impronte digitali. I tre che si trovavano nell'auto sono tutti albanesi, domiciliati a Roma, noti alla giustizia per reati contro il patrimonio.  Poco dopo le 2,30 della notte, in via Palmiro Togliatti, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione Talenti sono intervenute per un incidente tra una Smart e una Fiat Panda, soccorrendo le persone coinvolte e assicurando la viabilità, in attesa che arrivassero il 118 e gli agenti della Polizia di Roma Capitale. Tra le persone coinvolte a bordo della Panda c’era una ragazza, incinta all’8 mese, trasportata al pronto soccorso del Sandro Pertini. Dai primi accertamenti la Smart percorreva la strada zigzagando prima di finire contro la Fiat Panda.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.