Tempo di lettura: 2 minuti

(Adnkronos) –
Dalla resa incondizionata alla cancellazione dell'Ucraina come Stato. Sono queste le condizioni della Russia di Vladimir Putin per porre fine alla guerra. A proporre, forse provocatoriamente, un contro piano di pace che definisce "soft" per l'Ucraina, è Dmitry Medvedev, numero due del Consiglio di sicurezza nazionale, liquidando allo stesso tempo la proposta di Volodymir Zelensky come "stupida".  Il conflitto, afferma Medvedev, può essere terminato solo sulla base di realtà riconosciute. Vale a dire, "la resa completa e senza condizione di quella che chiama ex 'Ucraina'", il riconoscimento, da parte di un Parlamento provvisorio dell'ex Ucraina, che il suo intero territorio è territorio della Russia, e il riconoscimento, da parte dell'Onu, che l'Ucraina ha perso la sua base giuridica internazionale.  L'ex Presidente russo propone la costituzione di organismi locali che valuteranno il versamento di tutti i compensi dovuti alla Russia e il riconoscimento che l'intero territorio dell'Ucraina è un territorio della Federazione russa. Infine, dovrà esserci l'adozione di un atto legale sulla riunificazione dei territori dell'Ucraina alla Russia, un atto riconosciuto dall'Onu.  Giorni fa, davanti ai giovani del Festival Mondiale della Gioventù di Sochi era stato lo stesso Vladimir Putin a definire "inevitabile" la "riunificazione di russi e ucraini". Una riunificazione, aveva scandito il presidente che "almeno a livello spirituale, avverrà" ma perché avvenga, aveva sottolineato, "bisogna rimuovere gli ostacoli che la impediscono".  Già bollato dalla Russia come "irrealistico", il piano di pace proposto dal presidente ucraino Zelensky prevede 10 condizioni da garantire all'Ucraina: "Radiazioni e sicurezza nucleare; Sicurezza alimentare; Sicurezza energetica; Liberazione di tutti i prigionieri e deportati; Attuazione della Carta delle Nazioni Unite e ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina e dell'ordine mondiale; Ritiro delle truppe russe e cessazione delle ostilità; ripristinare la giustizia; Anti-ecocidio; Prevenzione dell'escalation; Fissare la fine della guerra".  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Redazione

Lsd sta per Last smart day, ovvero ultimo giorno intelligente, ultima speranza di una fuga da una cultura ormai completamente omologata, massificata, banalizzata. Il riferimento all'acido lisergico del nostro padre spirituale, Albert Hofmann, non è casuale, anzi tutto parte di lì perché LSDmagazine si propone come cura culturale per menti deviate dalla televisione e dalla pubblicità. Nel concreto il quotidiano diretto da Michele Traversa si offre anzitutto come enorme contenitore dell'espressività di chiunque voglia far sentire la propria opinione o menzionare fatti e notizie al di fuori dei canonici mezzi di comunicazione. Lsd pone la sua attenzione su ciò che solletica l'interesse dei suoi scrittori, indipendente dal fatto che quanto scritto sia popolare o meno, perciò riflette un sentire libero e sincero, assolutamente non vincolato e mosso dalla sola curiosità (o passione) dei suoi collaboratori. In conseguenza di ciò, hanno spazio molteplici interviste condotte a personaggi di sicuro spessore ma che non trovano spazio nei salotti televisivi, recensioni di gruppi musicali, dischi e libri non riconosciuti come best sellers, cronache e resoconti di sport minori, fatti ed iniziative locali che solitamente non hanno il risalto che meritano. Ma Lsd è anche fuga dal quotidiano, i vari resoconti dai luoghi più suggestivi del pianeta rendono il nostro magazine punto di riferimento per odeporici lettori.